sabato 17 agosto 2013

Dopo Zara, anche nel recente programma del Rettore Uricchio di UniBA trovo IDEE INTERESSANTI per la DIDATTICA INNOVATIVA!

Avendo fatto alcuni complimenti decisi al programma del Rettore di UniSALENTO ieri, che con 27 pagine fitte di idee mi pare al momento ha "surclassato" una competizione virtuale con i candidati del PoliBA, vorrei per parità di interesse sottolineare qualcosa delle 14 pagine fittisime (carattere ancora piu' piccolo!) di idee di Antonio  Uricchio.
http://www.uniba.it/ateneo/elezioni-del-rettore-2013/uricchio-programma.pdf


Non credo di poter rendere giustizia di una sintesi, anche perche' le 14 pagine meritano di essere lette tutte e per intero.  Ma alcune cose le posso tentare di sottolineare.

1) la sovraesposizione mediatica degli ultimi anni (scandali vari). Noi non abbiamo avuto (finora) grandi scandali, ma mi pare che una questione ricorrente sia emersa anche in campagna elettorale, sopratutto dalla candidata Giasi, che non ho voluto alla fine nemmeno riportare sul blog, ma che rischia di far esplodere in PoliBA la questione "nepotismo", che non c'e' se non insistiamo con certi nomi in posti chiave come la DG.  Dal momento che questa questione e' stata centrale nelle dimissioni di Costantino, spero non si trascini ancora per anni, portandoci nel baratro in cui, obiettivamente, era finita UniBA e spero ora non finisca PoliBA.

2) lotta al ridimensionamento di molti Atenei (soprattutto meridionali) a teaching universities.  Come meglio sintetizzare questo obiettivo, che non puo' che non essere comune con noi di PoliBA?  Unirsi su questo è obbligatorio.

3) recupero d’attenzione per la nostra tradizione, per le nostre eccellenze e  per l’indispensabile consolidamento delle scuole più proficue.
Parole sante.


4) Lotta alla burocrazia ostacolo alla realizzazione di condizioni migliori. Anche noi di PoliBA soffriamo questo problema, in forma forse minore.  Ma va affrontato.

5) evitare che l’Università si avviti su se stessa, magari rimpiangendo, in modo nostalgico, i “tempi migliori del passato”.   Nel nostro caso, i tempi mitici di Umberto Ruggiero e Attilio Alto, che obiettivamente non sono piu' tornati (non me ne vogliano i Rettori Castorani e Marzano e Costantino che magari hanno avuto poca colpa di una obiettiva minore espansione del PoliBA sotto di loro).  Non so se c'e' altro motivo sotto questa doppia fase (Ruggiero - Alto, Castorani-Marzano-Costantino), oltre alle ovvie questioni delle Riforme Gelmini, che pero' partono dopo la transizione nelle due fasi, se mi e' permesso.

6)  “smart” “città universitarie” --- una chiamata diretta al Politecnico di BARI a contribuire

7) come nel caso di Zara, si annunciano, se non i nomi, almeno i tipi di squadra di governo da fare. "Alle esigenze del territorio e degli attori dello sviluppo locale andrà dedicata specifica
attenzione, con la costituzione di un nucleo di esperti, suddivisi per aree tematiche e per
categoria di interessi, capaci di elaborare idee innovative, formulare critiche
costruttive e avanzare proposte."

8) Una relazione semestrale, inclusiva di un’approfondita analisi delle best practices delle istituzioni scientifiche più competitive e di quelle meglio radicate sui territori di riferimento o su specifici temi consentirà al Rettore e agli organi centrali dell’Ateneo di definire più in dettaglio le strategie operative, anche in considerazione dell’evolversi dell’attuale crisi.

INTERESSANTE; PERCHE' NON LO FACCIAMO INSIEME?

9) LA QUESTIONE FINANZIARIA: OTTIMIZZAZIONE DELLA SPESA E ATTRAZIONE DELLE RISORSE.
Non provo nemmeno a farne una sintesi, questione centrale

10) LA DIDATTICA.   Talmente belle le idee che le copio come immagine!







Aggiungo una segnalazione su introduzione di premialità per Laureati, Dottorati e Post-Doc che articolino progettualità di qualità ammesse a finanziamento, attraverso l’accesso privilegiato a forme contrattuali (ricercatori a tempo determinato, assegni di ricerca, borse di studio, partecipazione astart up e spin off, etc.);

FONDAMENTALE E RICCA LA QUESTIONE INTERNALIZZAZIONE CHE RIPORTO COME IMMAGINE!



Ma il rettore Uricchio ritorna ancora sulla questione in un nuovo paragrafo: GLI STUDENTI.
Migliorare la qualità dei servizi agli studenti costituisce una priorità!!!

Invito a leggerla per intero.


Sottolineo solo, ma senza voler togliere niente alle tante idee

Bari, Taranto e Brindisi, sedi del nostro Ateneo, devono percepire la propria
dimensione di città universitarie in grado di accogliere studenti, favorendone
l’inserimento nella comunità territoriale (accedendo aservizi, strutture ricreative,
spettacolistiche e sportive).

Altri paragrafi riusciti
7) L’UNIVERSITA’ A “BUROCRAZIA ZERO”
11) L’AMBIENTE

E infine, le
CONCLUSIONI
.
Ritengo che un’Università moderna non sia compatibile con metodi di governo rigidi, burocratizzati e autoritari. Il metodo di governo di un’Università moderna deve, al contrario, basarsi su:
• primato delle regole, giuridiche ed etiche, alle quali tutti devono soggiacere, a partire dal Rettore
• Il confronto e il dialogo tra tutte le componenti della comunità accademica (docenti, personale tecnico amministrativo, studenti), nel rispetto dell’autonomia dei rispettivi ruoli
• Il diritto alla leale collaborazione con organi di governo, dirigenza, docenza, personale tecnico amministrativo, studenti e il diritto alla piena partecipazione alle decisioni assunte da parte dei soggetti interessati

Nell’assicurare lo stesso spirito e impegno profuso sia come preside della II facoltà di
Giurisprudenza e, attualmente, nella direzione del dipartimento ionico, sia nel Senato
accademico come nelle diverse commissioni di Ateneo (commissione bilancio,
commissione dipartimenti e centri, commissione didattica, commissione brevetti,
osservatorio generazionale, ambiente, ecc.), posso esprimere la piena consapevolezza
della gravosità del compito, anche per la fase storica particolarmente delicata per la
pesante riduzione dei trasferimenti statali e per la complessa fase attuativa delle recenti
riforme che hanno investito il sistema universitario.
In caso di elezione, mi sento di assicurare un atteggiamento di "ascolto" che credo
abbia caratterizzato e caratterizzi le mie note caratteriali attuando, per quanto possibile, una
dimensione partecipata nella gestione del nostro Ateneo. E soprattutto un impegno di
servizio e non di potere che mi auguro possa essere sostenuto attraverso una grande
mobilitazione di energie intellettuali e un grande impegno collettivo.
ANTONIO FELICE URICCHIO


Scusate se ho confuso il testo originario con i miei commenti.  Il testo originario va letto molto prima e di piu' dei miei commenti banali ovviamente.

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