La rivista ROARS come al solito spara su qualsiasi proposta di cambiamento, prima ancora di approfondire di cosa si tratta. Dice ROARS "Matteo Renzi dice a Lilli Gruber: “le sembra possibile che il primo ateneo che abbiamo in Italia nella classifica mondiale sia al centoottantatreesimo posto?”. Seguono bei propositi che – gratta, gratta – rivelano scarsa conoscenza del sistema universitario nazionale." Per chi si candida ad un ruolo politico di primo piano sulla scena nazionale è meglio scendere con i piedi per terra e parlare di cose concrete. Inutile indugiare: per Renzi abbiamo preparato un piccolo “kit del candidato”, il bagaglio minimo indispensabile per parlare di università a ragion veduta e tenersi alla larga dai luoghi comuni.
Renzi ha affermato:
“Ma come sarebbe bello se riuscissimo a fare cinque hub della ricerca, cosa vuol dire? Cinque realtà anziché avere tutte le università in mano ai baroni, tutte le università spezzettatine, dove c’è quello, il professore, poi c’ha la sede distaccata di trenta chilometri dove magari ci va l’amico a insegnare, cinque grandi centri universitari su cui investiamo..le sembra possibile che il primo ateneo che abbiamo in Italia nella classifica mondiale sia al centoottantatreesimo posto? Io vorrei che noi portassimo i primi cinque gruppi, poli di ricerca universitari nei vertici mondiali. Ecco, per fare queste cose qui non si deve parlare di Berlusconi” .
La rivista ROARS spara a zero, e ricorda cose giuste ossia che noi come 66 atenei pubblici abbiamo un finanziamento simile alle spese della sola Harvard, che abbiamo pochi laureati, che abbiamo pochi ricercatori.
Tuttavia, l'idea di aggregare molte università sotto 5 grandi poli di eccellenza si puo' anche fare secondo me. Già ho proposto di aggregare le 5 università pugliesi nel mio "regional dream", andare avanti cosi' come dice Renzi non è sbagliato. Il punto è quanto veramente cambierebbe se aggregassimo solamente, senza cambiare il finanziamento. Renzi sembra parlare di salvare le prime 5 università, che poi sarebbero quali??
Io non ho chiaro quali sarebbero! Per me gli eccellenti stanno sparsi in varie università italiane. Cosa MOLTO piu' saggia sarebbe aggregare gli eccellenti di varie universita' in 5 grandi poli nuovi.
Su questo si dovrebbe aprire una discussione. Ma quando anche proponemmo con il grande Giacinto Scoles di lasciare libero ad ogni docente di scegliersi il suo ateneo, nessuno rispose.
E allora l'idea di potenziare 5 atenei, scelti in modo arbitrario o quasi (vista la Babele delle classifiche, come l'ha giustamente chiamata il Mattino qualche tempo fa), MI FA PAURA, e darei ragione a ROARS!
Siccome Matteo Renzi temo segua le idee semplificative e purtroppo facili da fare della Min. Carrozza e del predecessore Profumo, che tendono solo a potenziare atenei amici, allora ho paura. Ma questa e' una politica di persone poco competenti e poco corrette, e poco coraggiose.
EXZELLENT VERBINDET dice Humboldt foundation. Lasciate gli eccellenti scegliere gli atenei piu' validi da formare. E non fate pero' morire tutti gli altri, dato che già ora sono insufficienti. Guardiamo a IIT, ha prodotto davvero risultati sperati, pur avendo un mare di soldi?
E' un discorso da approfondire, e troppo difficile per un talk show di Matteo Renzi, da mettere in uno slogan. Speriamo Matteo Renzi ci ascolti.
saluti, MC
A me fa paura l'atteggiamento superficiale "da bar" con cui Renzi affronta questi temi: "tutte le università in mano ai baroni" ... "la sede distaccata di trenta chilometri dove magari ci va l’amico a insegnare". Mi chiedo se abbia mai riflettuto ed abbia mai indagato su cosa sia la realtà universitaria italiana per dare giudizi di questo livello. Probabilmente invece è ben conscio di quello che dice: dell'università non gliene può fregare di meno, quello che vuole, come molti che critica, è il consenso a tutti i livelli. E' un "vero" politico della migliore tradizione italiana.
RispondiEliminaSaluti,
Valter Moretti
Prof. Associato di Fisica Matematica
Università di Trento
Caro Moretti, l'atteggiamento e' certamente superficiale. Ricordo pero' che anche la Merkel ha parlato di simili temi anni fa, e poi pero' oltre a distribuire qualche soldino in piu' a qualche network, non ha fatto danni. Qua da noi si tratta di capire se c'e' da fare danni. Tu sei a Trento che mi dicono è piena di soldi, e sta certamente facendo reclutamento di eccellenti che portano soldi in alcune aree. In altre aree credo sia nella media. Che facciamo, mettiamo altri soldi a Trento, e poi pero' se i veri cervelli di una certa materia stanno, per dire, a Taranto? Come si innestano questi soldi a Trento perche' vince la classifica, con i fuoriclasse? Se si facesse calciomercato, allora le migliori 5 squadre certamente farebbero incetta dei migliori giocatori, in un processo rapido e con feedback, e non magari che si chiude in una legislatura, o in una campagna elettorale. Che idee hai per fare arrivare la nostra voce a Renzi?? Grazie, Michele
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