mercoledì 4 settembre 2013

I 3 candidati del Dip. DMM sono come le sorelle bandiera o come i fratelli bandiera: uno scambio di email con il Prof. Albino e con il Prof. Galantucci


CON IN CODA UNA NUOVA LETTERA DAL PROF GALANTUCCI

Caro Michele,
l'affermazione fatta durante l'incontro con il personale dell'amministrazione centrale, a cui ti riferisci, risponde ad una certa interpretazione della contesa elettorale. In democrazia ognuno è libero di esprimersi come desidera finchè non lede qualche diritto altrui.
Le semplificazioni elettorali che invece rispondono a logiche di potere, a mio avviso, possono seriamente pregiudicare la governabilità futura dell'ateneo. Ciò dovrebbe preoccupare la comunità del Politecnico.
Potrebbero scoprire che forse eravamo i fratelli Bandiera.
Ad ogni buon conto, se il tuo valeva come invito a fare sintesi anche tra noi, sappi che ci stiamo provando, per fortuna con logiche diverse.
Ciao
Vito

Caro Vito
    i fratelli Bandiera sarebbe una scelta eroica.  Come dice Wikipedia, "Nobili, figli del barone Francesco Giulio Bandiera, ammiraglio, e di Anna Marsich; a loro volta ufficiali della Marina da guerra austriaca, aderirono alle idee di Giuseppe Mazzini e fondarono una loro società segreta, l'Esperia (nome con il quale i greci indicavano l'Italia antica) e con essa tentarono di effettuare una sollevazione popolare nel Sud Italia."

Certo che io vorrei la sintesi anche dei Meccanici e ho detto pubblicamente che la vorrei su base migliore e con firme migliori di quella del DEE.  Peccato non esista il triumvirato, altrimenti avremmo già risolto.  Sul serio non ho sentito alcuno slancio forte da nessun candidato.   Se noi oggi siamo sotto attacco perche' non research university (ma lo sono quasi tutte non research universities), è perchè abbiamo 12mila studenti e meno di 100 dottorandi, mentre MIT ha quasi uno studente per ogni dottorando.   Su questo cosa puoi fare Tu e cosa puo' fare DiSciascio, per dire?

Il CdA ha oggi proposto 25 borse di DDR, l'ingegner Vinci ha proposto che sarà Sua cura nelle prossime assemblee di Confindustria far si che ci siano borse DDR che siano sponsorizzate dall'Industria.  Il Finanziamento della Regione Puglia, mentre la Regione Trentino mette soldi su soldi, con gemellaggio Trento-Bolzano-Insbruk proprio con l'idea mia di 3 università in contemporanea....

La lettera buonista di Savino ci dice solo che DEE hanno fatto pace, e lo considerano un evento storico, che mai era riuscito prima.    Stanno già festeggiando, insieme con i firmatari, tra cui mi pare ci siano assistenti anche del DMM. Speriamo che noi di DMM che abbiamo una grande tradizione di finanziamenti, giocheremo anche in squadra con il Rettore, chiunque esso sia, incluso Disciascio, come sembra.


Michele


UNA NUOVA LETTERA DAL PROF GALANTUCCI

Grazie Vito per la rievocazione storica.

Al contrario delle tre sorelle, i fratelli Bandiera erano 2, ed il più grande di loro si chiamava Attilio.
Il 13 giugno 1844, partirono da Corfù alla volta della Calabria, per tentare una sollevazione popolare nel Sud Italia.

Leggendo bene la storia, si scopre che però c’era in effetti un terzo, non un fratello, ma un brigante, il corso Pietro Boccheciampe.

Sbarcati, appresero che la rivolta scoppiata a Cosenza si era conclusa, e che non era in atto alcuna ribellione all'autorità del Re.

Pur non essendoci alcuna rivolta, i fratelli Bandiera vollero lo stesso continuare l'impresa.

Boccheciampe invece sparì,  ed andò al posto di polizia di Crotone per denunciare i compagni.

Catturati, i fratelli Bandiera furono portati dinanzi la corte marziale, che li condannò a morte. Per loro il Re non concesse alcuna grazia, ed i fratelli Bandiera vennero fucilati nel Vallone di Rovito nei pressi di Cosenza il 25 luglio 1844.

Il tradimento di Boccheciampe ha cancellato nei posteri la sua memoria, ed i fratelli Bandiera sono ancora ricordati come glorioso esempio del Risorgimento italiano, per l’affermazione delle idee di libertà e giustizia.

Cari saluti
Gigi Galantucci

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