martedì 2 febbraio 2010

Homo Zappiens e nuovo modello Università - lettera a Massimo Gaggi


Lettera relativa all'articolo su Corriere della Sera Visti da lontano --- Massimo Gaggi, del 29 Gennaio Benvenuto "Homo Zappiens"

Caro Massimo Gaggi

ho trovato il Suo articolo estremamente interessante, e mi pare si sposi benissimo con la fase "turbolenta" di riforma universitaria, che dovrebbe adattarsi all' "homo zappiens". Se i nati nell' era digitale hanno percorsi mentali diversi, e non è detto sia un male, l'Università si deve adattare ad essi. Si deve abituare al multitasking degli studenti, all'uso simultaneo di più strumenti elettronici, al cambiamento del loro modo di apprendere. Se il metodo tradizionale di insegnamento pare risultare oggi in una frustrante ridotta capacità di concentrarsi e di pensare criticamente, dobbiamo noi docenti adattarci. Se gli studenti sono abituati a vivere «sempre connessi» (fare un videogioco e scambiare messaggi con un amico mentre si guarda la tv - e quindi anche mentre sono a lezione da noi), dobbiamo tenerne conto. Le Università devono sforzarsi di capire i cambiamenti in atto, senza abdicare al loro ruolo formativo.



Questo della loro connessione permanente ci fornisce però dei vantaggi, se li sappiamo guidare. Oggi abbiamo a disposizione su un qualsiasi IPhone, l'intero scibile umano riversato sul WEB, con la più grande enciclopedia del mondo, Wikipedia, poi YouTube, lezioni bellissime e completamente gratuite di grandi professori di MIT (MIT OPEN COURSEWARE), con oltre 1900 corsi, e parliamo del settore specifico dell'ingegneria, di cui sotto listo i più visitati. I corsi sono disponibili già in molte lingue, oltre ovviamente all'inglese, come cinese, francese, tedesco, vietnamita, e ucraino. Manca l'italiano, ma certo ancora per poco... Limitandoci allo spagnolo, esso si appoggia su "Universia", un consorzio di oltre 800 università in Spagna, Portogallo, e America Latina.

Per la sola ingegneria, abbiamo Aeronautics and Astronautics, Biological Engineering, Chemical Engineering, Civil and Environmental Engineering, Electrical Engineering and Computer Science, Engineering Systems Division, Materials Science and Engineering, Mechanical Engineering, Nuclear Science and Engineering.

Altra notevole iniziativa è "Berkeley Webcast", (o webcast.berkeley) che oggi include 100 corsi completi in "streaming Real Media video", "streaming audio", "MP3 download", e "podcast", con licenza "Creative Commons". Alcuni prodotti sono stati rilasciati su iTunesU nel 2006 e Youtube nel 2007. Già prima di andare su Youtube, nel solo 2006, le lezioni sono state viste 4.3 milioni di volte.

Si possono trovare lezioni o eventi di Larry Page su Youtube, di cui google fornisce trascrizioni e le traduce anche abbastanza bene in centinaia di lingue, per es si veda un intervento a Università del Michigan, oppure una lezione a Berkeley sui motori di ricerca, e quale docente italiano meglio del fondatore di Google ne può parlare?
Curiosamente, con maglietta T-shirt, Larry Paige parla della sua incredulità delle cose che oggi funzionano come Wikipedia, e su come ambiziosamente ha lavorato sul progetto GOOGLE, partito da un normale esercizio assegnatogli dall'università.... e poi uscito per la dimensione mostruosa che lui dava imprimendogli via via. Oggi lui costruisce centrali elettriche per poter alimentare i suoi gruppi di pc potenti su cui c'e' segreto assoluto. Ecco un circuito virtuoso cui noi non possiamo francamente ambire.


Per non parlare di http://www.academicearth.org/ che raccoglie lezioni di tutte le materie di tutte le migliori università del mondo, e che ha a sua volta un gruppo facebook con 23.899 fan, oggi. Le materie spaziano da *NEWEST COURSES*, AP Test Prep, Architecture, Astronomy, Biology, Chemistry, Computer Science, Economics, Engineering, Entrepreneurship, Environmental Studies, History, International Relations, Law, Literature, Mathematics, ..... fino a Religious Studies.




Come uscire quindi dalla crisi enorme dell'istruzione in cui ci troviamo, non solo noi italiani, ma tutto il mondo, come dice l'ex ministro Venezuelano Moises Naim? Nonostante gli appelli dei politici generici, non sono i finanziamenti e nemmeno enormi la soluzione, come visto nel NO CHILD LEFT BEHIND di G. Bush. [veda Sole24 Ore, 18-10-2009, Educazione Disastrata la Peggiore delle crisi].



E' curioso e significativo che Adrian Kheok venga da quella Singapore dove Naim ricorda gli studenti sono tra i migliori al mondo mentre gli investimenti nell'istruzione sono tra i più bassi (una vera meritocrazia)! Sarei interessato a maggiori delucidazioni, e intanto Le mando un mio intervento su proposte di chiudere o rilanciare le sedi locali delle Università Italiane, giovedi' pomeriggio a Taranto. Sarei curioso di un vs feedback, e se mi potesse in cambio dare maggiori informazioni da Davos, come le presentazioni. Io spero di sollevare gli animi dei Rettori Italiani, intanto a partire da Taranto!


Noi abbiamo un calo demografico notevole, ma possiamo offrire a un bacino di giovani dall'Africa, per esempio da questo riferimento leggo: "Secondo la stima dell’organismo dell’ONU Unpf (United Nations Population Fund) alla fine del 2009 è nato il miliardesimo africano, cioè l’Africa ha raggiunto un miliardo di abitanti. In genere si dice e si scrive che ha circa 900 milioni di abitanti (il “Calendario Atlante De Agostini 2009” dice 929 milioni) e invece sono un miliardo, quasi il doppio dell’Europa comunitaria (circa 600 milioni).

Il miliardo di africani crescono di 24 milioni all’anno e possono raddoppiare entro il 2050, raggiungendo i due miliardi. L’Africa è il continente con il più alto tasso di natalità del mondo, i bambini e gli adolescenti con meno di 15 anni sono 400 milioni, il 40% del totale. In Italia i nostri minorenni con meno di 15 anni sono il 17% dei 60 milioni di italiani, circa 10 milioni! Africa continente dei giovani, Italia (ed Europa) paese e continente degli anziani."



Quindi è inutile che ci ostiniamo con giovani italiani "homo zappiens", se non hanno voglia di istruirsi nemmeno tramite Facebook, Youtube, e i siti di cui sopra. Non ci basteranno gli italiani, specie se vogliamo selezionare i volenterosi, e non riempirci ancora di più degli svogliati, che non portano da nessuna parte.

Allora, guardiamo ai lavoratori desiderosi di migliorarsi, ai giovani africani, e selezioniamo i più volenterosi con una selezione durissima tra i 400 milioni di Africani, invece che la nostra selezione blandissima anzi l'apertura totale delle scuole ai 10 milioni di minorenni. Solo per fare un esempio.

Noi possiamo offrire loro un Bel Paese da vivere. E loro ci possono dare in cambio, visto che sono selezionati per portare le innovazioni del futuro, una rinascita. Intanto, dalla sana competizione, qualche giovane italiano si sentirà in dovere di spegnere la TV del Grande Fratello, e aprire quella dei programmi educativi, che a sua volta è ricchissima quasi quanto il WEB.


Ma il BelPaese della cucina, del clima, del sole, della musica, del teatro, può attirare gente di ogni tipo e studenti, lavoratori, che hanno le lezioni su Iphone, su internet, e poi escano la sera nelle nostre trattorie, nei nostri ristoranti, e vivano la nostra qualità della vita. Di cui i nostri giovani forse cominciano ad abusare.

Noi dobbiamo solo fornire alloggi, e pc portatili. Le biblioteche, già non servono. Servono dei tutori per seguire con contatto umano l'apprendimento, e poco piu'.

Saluti,

--
Prof. Michele Ciavarella
Politecnico di BARI
V.le Gentile 182
70125 BARI, Italy
tel+390805962811
fax+390805962777
http://rettorevirtuoso.blogspot.com/
facebook: michele ciavarella
skype: micheleciavarella



Most Visited Courses

Below is a selection of our most visited courses based on December 2009 site traffic.


MIT Course # Course Title Term
8.01 Physics I: Classical Mechanics Fall 1999
18.06 Linear Algebra Spring 2005
6.00 Introduction to Computer Science Fall 2008
18.01 Single Variable Calculus Fall 2006
18.02 Multivariable Calculus Fall 2007
8.02 Electricity and Magnetism Spring 2002
18.03 Differential Equations Spring 2006
6.002 Circuits and Electronics Spring 2007
6.046J Introduction to Algorithms (SMA 5503) Fall 2005
6.001 Structure and Interpretation of Computer Programs Spring 2005
5.111 Principles of Chemical Science Fall 2008
7.012 Introduction to Biology Fall 2004
6.006 Introduction to Algorithms Spring 2008
8.03 Physics III: Vibrations and Waves Fall 2004
18.01 Single Variable Calculus Fall 2005
18.085 Computational Science and Engineering I Fall 2008
6.096 Introduction to C++ IAP 2009
14.01 Principles of Microeconomics Fall 2007
6.033 Computer System Engineering Spring 2009
24.00 Problems of Philosophy Fall 2005

http://www.academicearth.org/ TOP RATED COURSES

# The Creative Organization Course Course
The Creative Organization
Stanford / Entrepreneurship
Robert I. Sutton

# The Poetry of John Milton
Yale / Literature
John Rogers

# Game Theory
Yale / Economics
Benjamin Polak

# Physics II: Electricity and Magnetism
MIT / Pre-Med
Walter Lewin

# Justice: What's the Right Thing to Do?
Harvard / *NEWEST COURSES*
Michael Sandel

2 commenti:

  1. Buonasera,
    non immaginavo lontanamente una tale profusione di lezioni universitarie sul web. Trovo molto interessante l'attenzione verso i potenziali studenti africani, anche se immagino che sceglierebbero molto più facilmente università anglofone o francofone, non fosse altro che per questioni linguistiche. Anche il Sud Africa ha bellissime università.
    Apprezzo soprattutto la concezione moderna e futuristica, anche se a tratti decisamente visionaria, dell'università italiana. Ma bisogna tornare a sognare.
    Benedetto Sicuro

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  2. Massimo Gaggi risponde:

    Grazie dei suoi commenti e della sua lettera. E scusi il ritardo nella risposta. Dopo Davos ho seguito un paio di eventi in Italia e poi, prima di tornare a New York, sono andato a Nashville per la convention degli ultraconservatori dei Tea Party. Nel frattempo, come forse avrà visto, sono tornato (domenica scorsa, due pagine nella sezione culturale del Corriere, con la collega Maria Luisa Agnese) sulla questione dell'homo zappiens.
    Cordialmente,
    Massimo Gaggi

    intende
    http://archiviostorico.corriere.it/2010/febbraio/07/era_dell_homo_zappiens_co_9_100207084.shtml

    un altro ottimo articolo pieno di spunti

    Società Neuroscienziati e studiosi della Rete si interrogano sull' ultima rivoluzione
    L' era dell' homo zappiens
    I ragazzi «nati digitali» sviluppano abilità intellettuali (e biologiche) diverse Così le tecnologie «ricablano» il nostro cervello e disegnano un' altra specie

    A lla fine qualche dubbio è venuto perfino a Eric Schmidt. Il capo di Google, la società che più di qualunque altra incarna la rivoluzione culturale imposta dalle nuove tecnologie, è ammirato dalla brillantezza e dalle capacità lavorativa dei ragazzi della Internet generation, ma poi ammette che i «nati digitali leggeranno molti meno libri e giornali, cosa che finirà per incidere sui loro meccanismi di apprendimento». Avranno un rapporto diverso con la conoscenza, «ma nessuno sa per ora quale», rifletteva qualche giorno fa in un seminario del Forum di Davos questo manager diviso tra la sua natura di cinquantenne legato alla «civiltà della stampa» e il ruolo di gestore dell' azienda-totem dei giovani cresciuti nell' era del Web. In realtà, però, neuroscienziati e studiosi della Rete si stanno sforzando da tempo di misurare l' impatto delle tecnologie digitali sulla mente umana e soprattutto sul comportamento dei giovani nati e cresciuti nell' era dell' information technology. Come ho riferito in una breve nota di qualche giorno fa, proprio durante gli incontri di Davos alcuni di loro hanno spiegato che il multitasking dei nostri figli, ormai abituati all' uso simultaneo di più strumenti elettronici, non va demonizzato. È un processo ineluttabile che sta acquisendo le caratteristiche di un vero e proprio cambiamento antropologico: il passaggio dall' homo sapiens all' homo zappiens. I ragazzi born digital svilupperebbero, insomma, abilità mentali diverse: dalla capacità di pensare in modo non sequenziale e di individuare gli elementi essenziali in un magma di informazioni, alla tendenza a sostituire il bagaglio della conoscenza nozionistica con l' abilità nell' uso dei motori di ricerca, fino alla pretesa di dare dignità culturale anche al «copia e incolla» ..........

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