giovedì 25 febbraio 2010

Bozza n.3 del lancio ScienceDebate con aggiunta petizione a favore di IIT !

PETIZIONE “STIMULUS” RICERCA E UNIVERSITA’
E “ITALIAN SCIENCEDEBATE”

di Michele Ciavarella
Politecnico di Bari, mciava@poliba.it http://rettorevirtuoso.blogspot.com/
Draft 2. 22 /2/2010

Premessa
Si intende utilizzare alcuni elementi del vincente formato della più grande iniziativa politica sulla scienza della storia, il SCIENCE DEBATE 2008 (Dibattito sulle scienze 2008, www.sciencedebate2008.com), iniziativa no-profit e bipartisan, nata e sviluppata solo sul web, sulla base di un appello “Is America Losing its Competitive Edge? A Presidential Debate on Science and America’s Future” ha raccolto le firme di oltre 170 Rettori delle maggiori Università Americane e decine di premi Nobel, ha ricevuto oltre 800 milioni di contatti sul web, e infine ottenuto risposte scritte a 14 domande precise da parte degli allora candidati alla Presidenza USA Barack Obama e John McCain.
Seguendo ScienceDebate, ci sarà il presente appello / petizione bipartisan:
- preso atto delle grandi sfide che si affacciano per l’Italia, e della sempre più stringente esigenza di un'informazione e documentazione scientifica accurata, su cui basare le future scelte politiche intorno ai temi cruciali di Formazione, Innovazione e Ricerca Scientifica, oggetto da lungo tempo di riforme che non riescono ad arrestare la crisi del sistema delle Università e della Ricerca, oggi esacerbate da discutibili riduzioni di risorse (fatta eccezione per alcune isole felici che godono di una serie di vantaggi amministrativi);
- considerato il ruolo vitale della ricerca e dell'innovazione scientifica nonché delle risorse umane necessarie per rilanciare in Italia la crescita economica e la competitività specialmente nei temi attuali dell'Ambiente, Salute, Educazione, Scienza e Tecnologia ;

si chiede
un pubblico dibattito di più ampia diffusione, in cui i candidati alle cariche elettive di vari gradi (comunali, provinciali, regionali, nazionali, europee) discutano con precisione e nella concretezza le loro visioni strategiche che contemplino la funzione prioritaria ed essenziale dell’Università e della Ricerca.
Prima proposta di dibattito.
In Italia, il mondo della Ricerca e dell’Università è in piena crisi da oltre ventenni, con continue riforme, piccoli passi indietro e avanti, ad ogni cambio di governo. Invece ci sarebbe gran bisogno di iniziative di largo respiro e lunga durata. Ci sono segnali positivi riguardo alla convergenza bipartisan sulla visione delle riforme Universitarie, si vedano i recenti articoli di V Visco e G Quagliariello.
Nell’immediato, come prima proposta del istituendo “Science Debate” italiano, noi proponiamo un piano di Rilancio seguendo il formato del Pacchetto STIMULUS di Obama del Febbraio 2009. Esso si applica benissimo alla situazione attuale italiana che già da molto tempo soffre nel passaggio dal finanziamento “a pioggia” (di cui parlava male già Felice Ippolito negli anni ‘60), al passaggio a finanziamenti persino troppo concentrati, per mancanza di cultura ed esperienza sul peer review (la sindrome di Bertoldo), e all’esperienza nuova del tutto isolata dal contesto di una Fondazione come IIT, l’Istituto Italiano della Tecnologia, che non segue le regole degli altri Enti di Ricerca, e ciò viene visto da qualcuno con qualche perplessità – se il sistema è valido perché non applicarlo a tutti gli Enti?
Al tempo stesso, il progetto FIRB-Futuro in ricerca che nella declaratoria favoriva “il ricambio generazionale sia il sostegno alle eccellenze scientifiche emergenti e già presenti presso gli atenei e gli enti pubblici di ricerca afferenti al MIUR, destinando adeguate risorse al finanziamento di progetti di ricerca fondamentale” ha visto i giovani lanciarsi con grandi speranze (3 miliardi di Eu di progetti pervenuti contro i 50 ml. di finanziamento), e un processo di valutazione molto arbitrario con un solo reviewer lasciato inconsapevole della vera soglia di ammissibilità del progetto – si è creata quindi una difficoltà a scegliere l’eccellente, costretti a trascurare progetti che erano davvero sullo stesso piano di quelli finanziati, con il paradosso di vedere nei giudizi criteri di eccellenza, ma nei numeri, pochi punti in meno rendere il progetto non finanziabile.
Per reagire alla crisi finanziaria e della Ricerca e Università in particolare, e dare immediatamente rilancio dell’occupazione attraverso la Ricerca e specie con i progetti già valutati, si propone di
A) riformulare l’idea dell’Interrogazione parlamentare di Bachelet e Tocci, ossia di chiedere alla Fondazione IIT di mettere a disposizione una parte dei 400 milioni di Euro del patrimonio che non vuole o non riesce a spendere (fondi dormienti), aventi il privilegio di non essere soggetti ai vincoli della legge della perequazione per cui se non si spende entro 3 anni si restituisce. Siccome probabilmente questa “riserva” viene mantenuta per assicurare un futuro all’Istituto, che nel 2013 ca. vedrà scaduta la legge istitutiva che gli assegnava 10 anni di finanziamento, si veda una delle altre proposte
B) recuperare altri fondi su cui fare completa ricognizione che non siano stati erogati, come ad esempio fondi da recupero evasione, che correttamente dovrebbero andare a compensare anche il fondo delle tasse universitarie.
C) bloccare una quota dei 13 Miliardi di Euro dei fondi Europei Aree Convergenza, ove applicabili. Ma anche sbloccare una quota dei fondi FES normalmente usati a “sportello” sulla formazione, senza una visione strategica. Oggi una significativa parte di questi fondi non li riusciamo a spendere e tornano indietro, invece nei progetti di cui sopra, una valutazione c’e’ stata, e potremmo subito attribuirli.

Con questi fondi, per un totale di ca. 1 Miliardo di Euro, si chiede per es. (come prima ipotesi non vincolante):

0). Young generation (“homo zappiens”) petition. Petizione per lancio progetto “Motivazione dei Giovani nelle Università”, con borse di studio per studenti svantaggiati o meritevoli sulla base di tests PISA, GMAT, e progetti per il tutoraggio "personalized learning", con incentivi sia a docenti che a studenti, basati su miglioramento in tali tests. Si chiedono altri 100 milioni. In altre parole, l’idea e' che se i giovani si perdono, è anche perché i docenti non li seguono one-to-one e face-to-face come ad Oxford da mille anni, e al tempo stesso i docenti non sono preparati alle trasformazioni quasi antropologiche degli studenti della nuova generazione “homo zappiens”... Un modello USA potrebbe essere il piano No Child Left Behind di Bush del 2001, a seguito del quale il finanziamento per le scuole fu aumentato e continua ad aumentare dai $17.4Miliardi del 2001 a $24.4 Miliardi del 2007. Questo è basato essenzialmente sulla politica del “standards-based education reform”, in cui si definiscono gli standards accademici di cosa lo studente deve sapere o essere capace di fare. Si potrebbe persino aprire a progetti di studenti che fondano vere Università Online, di supporto quindi agli studenti, per ora (chissà in futuro soppianteranno le Università meno virtuose troppo lente), come quella di Marco de Rossi, www.oilproject.org, che a 19 anni è un “Rettore Bambino” e sta già aiutando 9000 studenti, iscritti da lui gratis, e magari in altre università, a conoscere i temi dell’innovazione. Lui stesso e’ studente di Bocconi, a dimostrare che le Università reali ancora servono… ma per quanto?

1) FIRB-Futuro in Ricerca petition: Petizione per riaprire immediatamente la parte meritevole dei progetti FIRB-Futuro in Ricerca, non finanziati in generale per insufficienza di fondi (prima 50 milioni, poi 96 per primi scricchiolii interni…), e su cui molti dubbi sono stati espressi sulla completezza e approfondimento della valutazione per la selezione di quelli effettivamente finanziati. Lo stesso presidente della commissione ha detto meritevoli erano almeno progetti per 400 mil. Euro. Servirebbero a occhio ca. altri 300 milioni. La selezione si potrà fare previa congruenza alla mission IIT, da valutare in nuove audizioni “seconda fase” che ovviamente vanno allargate a questi altri progetti, per parità di trattamento di quelli della prima tranche. Oppure farlo in autocertificazione?


2) PRIN petition. Petizione per gli ultimi PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale) la cui soglia di finanziabilita` era fissata dal MIUR in 48/60 ma di cui e` passato solo una piccola parte di quelli con 58 punti su 60, con estremi dubbi sull’approfondimento della valutazione. Da stime di larga massima, servono altri 100 Milioni di Euro

3) FFO petition. Petizione per il ripristino FFO a quelle Università che siano state svantaggiate dalla Classifica Gelmini, ma che invece presentino un buon posizionamento nella classifica “media” di tutte le classifiche internazionali, per esempio fatta da Mauro degli Esposti di Via- Academy. Tuttavia, non possiamo pretendere che si faccia retro-front, quindi si premino le Università che non si cullino troppo del modello tradizionale, e invece vadano in parte nel mercato a cercare risorse, per es. predispongano un “Piano Strategico”, triennale o quinquennale, di rilancio e risanamento, come fatto da MIT per esempio per recuperare $50-100Ml all’anno tra tagli alle spese e nuove entrate. http://web.mit.edu/instituteplanning/ Segnalo per es il tema 1. Nuove entrate da opportunità educazionali aprendo all’estero in tutto il mondo sedi “decentrate” (per ora, maggiormente come “double degree”, summer corse, aumento di numero studenti undergrad, MIT Lifetime Academy, Scalable Educational Online Platforms, Extension Studies using OpenCourseWare, professional educational programs, corporate universities). In Italia, volendo reagire sul “mercato dei 18 mil. di lavoratori non laureati” (per es anche solo a 1000Eu/anno di iscrizione, recupererebbero 18 miliardi di Euro, ossia più del doppio dell’attuale FFO!). Inoltre, rivalutazione scaglioni tasse, aumentando sedi periferiche “low cost” o persino "zero cost" con iscrizione tempo parziale in largo uso. Si chiede un fondo pari ai 500 milioni della quota meritocratica del 7% che è stata distribuita. Questa cifra può essere integrata dal rientro dello Scudo Fiscale, che a tuttoggi non è noto come verrà distribuito tra le Università, e che invece potrebbe essere distribuito con questa modalità.

4) CENTRES OF EXCELLENCE petition. Petizione per “call for proposal” da parte dei Centri di Eccellenza, abbandonati dopo i primi 3 anni di finanziamento, per un totale di 30 milioni di euro l'anno, e che hanno impegnato (e in parte, illuso!) ben 4.200 ricercatori, in gran parte giovani, con un 40% di donne e per il 25% dall'estero. La call for proposal dovrà tener conto dei risultati ottenuti dai CE, e subire nuova valutazione dei progetti. Si chiedono altri 30 milioni l’anno per 3 anni, quindi 90 milioni.

5) IIT- extension petition. Per quanto lo spazio di 10 anni dovrebbe garantire un minimo di autofinanziamento (paradossalmente veniva chiesto di raggiungere questo target ai Centri di Eccellenza in soli 3 anni!), si chiede di lavorare in modo che il finanziamento in finanziaria di IIT sia esteso di altri 10 anni, semmai con importi da rivedere per la parte pubblica, e previa valutazione più seria e trasparente ed approfondita di quanto fatto finora, da un panel veramente internazionale e senza alcun conflitto di interessi con l’Istituto. Questo tipo di proposta da un lato assicurerebbe un futuro ai ricercatori senza creare 700 nuovi disoccupati ingiustamente “fregati” dall’idea di costruire un gran progetto in Italia, dall’altro libererebbe i 400 milioni che a quel punto potrebbero finanziare, anche nello spirito della mission IIT, le altre petizioni qui presenti.

Totale 1090 Milioni di Euro, ma le petizioni saranno aperte a risposte separate.

Bibliografia essenziale
1) STIMULUS Package di OBAMA del Febbraio 2009. Dal ARRA (The American Recovery and Reinvestment Act), sono fiorite una serie di “recovery acts” delle varie agenize federali di finanziamento, che hanno implemetato le loro informazioni nei siti descritti all’indirizzo: www.recovery.gov. Per es. NIH si selezionano progetti di ricerca già selezionati con peer review come “altamente meritori” (R01s e altri), che possano essere finiti entro i 2 anni, o si finanziano nuovi progetti, si accelerano ricerche in corso via supplementi agli attuali finanziamenti o infine si lancia un nuovo programma, il “NIH Challenge Grant Program”, che lancia delle nuove aree transdisciplinari, individuate da Instituti centri o uffici NIH, ved grants.nih.gov/recovery. NSF ha ricevuto $3 miliardi per il Fiscal Year 2009. Anche qui, preferenza viene accordata a progetti già giudicati positivamente al 1 Ott.08 o dopo, che però NSF non era stato in grado di finanziare, o progetti che sono già sottomessi e si potessero valutare entro Sett.09. nuovi progetti ad alto-rischio/alto ritorno. Contrariamente a NIH, i progetti saranno di normale durata (5 anni). http://www.nsf.gov/recovery. Infine, il Department of Energy Office of Science, che è guidato da un fisico premio Nobel, Steven Chu, ha ricevuto $1.2 miliardi. Anche qui, supporto sarà dedicato a progetti esistenti nei 10 National Laboratories. In aggiunta saranno finanziati “university laboratory-based researchers” su progetti di priorità nazionale. Il sito http://www.energy.gov/recovery/, raccoglie dettagli.
2) V. Visco, Troppo facile entrare, difficile uscire. Ora una riforma per l' Università. I SEI PUNTI DA AFFRONTARE, Corriere della Sera, 18 febbr.2010 http://archiviostorico.corriere.it/2010/febbraio/18/Troppo_facile_entrare_difficile_uscire_co_9_100218065.shtml
3) Gaetano Quagliariello, L'università che verrà, 12 febbraio 2010. convegno a Bologna "Verso una riforma: come modernizzare il sistema universitario". http://magna-carta.it/content/luniversit%C3%A0-che-verr%C3%A0
4) Declan Butler, French research wins huge cash boost: President Sarkozy uses 'big loan' to push his reform agenda. Nature 462, 838 (2009) doi:10.1038/462838a
5) http://en.wikipedia.org/wiki/No_Child_Left_Behind_Act si vedano anche le critiche al sistema.
6) Sui Firb – Futuro in Ricerca, RICERCA - LA FUGA DEI CERVELLI Per un punto il giovane se ne andò all'estero di Fabio Beltram, il Sole 24 ore, 30/1/2010 che segnala Le proposte non sono mancate, quasi 4mila, confermando la drammatica sproporzione tra risorse disponibili (50 milioni) e richieste….. Sotto la pressione della difficile scelta (e non solo di quella) il Comitato Firb entra in fibrillazione e il suo presidente arriva alle dimissioni: nulla succede per dare le risposte rapide e rigorose attese dai giovani proponenti. Monta quindi la protesta per il ritardo e sull'onda del "fare presto" le regole della selezione vengono, ahimé, "semplificate". Scompaiono quasi completamente gli stranieri, e valutatori quasi tutti italiani (in moltissimi casi, un solo valutatore) giudicano le proposte. In questi giorni sono stati ammessi a un'audizione a partire dal mese di febbraio un totale di 204 progetti. Il 95% circa delle proposte, ovvero 3.588, è stato scartato in base alla sola votazione numerica attribuita, senza alcuna valutazione comparativa, senza un disegno equilibrato tra le diverse aree scientifiche, senza alcuna reale possibilità di capire il ruolo effettivo del proponente. L'esempio delle procedure seguite per gli Starting Grant di Erc o gli altri progetti europei non è stato considerato. http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commenti-sole-24-ore/30-gennaio-2010/ricerca-estero-fuga-cervelli.shtml?uuid=91af693c-0d76-11df-829e-8208089d2a32&DocRulesView=Libero
7) Sempre sui Firb – Futuro in Ricerca, http://futuroinricerca.miur.it/documenti/Comunicato_FIRB.pdf Si noti per es. nonostante il punteggio minimo per l'idoneità fosse 38/40esimi, solo i 204 progetti con 40/40esimi sono stati ammessi alle audizioni. In questo articolo qualche dettaglio in più: http://www.filefactory.com/file/b023fh5/n/ll_Messaggero_19_01_2010.pdf
8) Paolo Bianco, Ranieri Cancedda, Elena Cattaneo, Stefano Di Donato, Pier Mannuccio Mannucci, Jacopo Meldolesi, Giovanni Romeo, Il Sole 24 Ore, 3 Marzo, 2008 http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/03/finanziamenti-ricerca-testo-appello-napolitano.shtml In cui alcunni scienziati autorevoli italiani lamentano in un pubblico appello al Presidente Napolitano che i grandi progetti di ricerca sono attribuiti con regole sempre mutevoli, suggerendo il sospetto che contatti a livello personale siano molto più important del “peer-review”, concludendo con la richiesta di una Legge di Stato per avere un’agenzia Unica per la Ricerca.
9) Bridges, dialogues towards a culture of peace. Lezioni da premi Nobel ospitati dalla “International peace foundation”. Bangkok, Thailand. 2005. http://203.159.5.16/NobelLectures/index.html tra cui Giacconi che cerca di richiamare al Trattato di Lisbona secondo cui saremmo dovuti arrivare al 3% del PIL investito, mentre siamo nella zona dei paesi mediterranei che finanziano intorno a 1%, con serio rischio di non poter tornare tra quelli che investono seriamente.
10) The National Academy of Engineering “Grand Challenges for Engineering” 2008 project (www.engineeringchallenges.org) che con un panel di 20 scienziati e imprenditori al top nel mondo, ha definite 14 priorità nelle sfide dell’ingegneria, e che sono anche la base di molte domande fatte a Obama e McCain nello ScienceDebate Americano del 2008.
11) Dibattito http://www.lavoce.info/articoli/pagina774.html sulla nascita di IIT
12) interrogazione parlamentare Bachelet Tocci sull'IIT (26/11/2009) risposta del governo in commissione (26/1/2010) replica Bachelet in commissione (26/1/2010)

Contatti: Prof. Michele Ciavarella. Politecnico di BARI. V.le Gentile 182. 70125 BARI, Italy. tel+390805962811. fax+390805962777.
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