Domenica 7 febbraio 2010
Il tavolo n.1 della Manifestazione Bollenti Spiriti Politicamp OPEN SPACE, sulla base degli articoli del blog Manuale del Rettore Virtuoso (http://rettorevirtuoso.blogspot.com) ha concordato che la presente grave crisi dell’Università e della Ricerca Italiana proviene da un’assenza di una strategia di lungo termine che risale almeno al dopoguerra, come ammesso da Andreotti in “Intervista a DeGasperi” (Laterza 1977). Nonostante l’orgoglio delle punte di eccellenza che sopravvivono (si veda il recente libro di F. Sylos Labini e S.Zapperi “I ricercatori non crescono sugli alberi, Laterza, 2010), in Italia si fanno analisi e riforme superficiali, per cui oggi l’università sarebbe “malata”, “truccata”, “una casta”, e nello “splendido isolamento”, ma anche “denigrata”, e in realtà la politica dimentica di aver, usato l’Università specie al Sud, per tamponare la crisi dell’occupazione, e oggi questo “fardello” viene fatto pesare doppiamente alle Università del Sud. Riforme cui la classe accademica si è adattata sviluppando "anticorpi gattopardeschi" al cambiamento, con un primo “shock” verso il 2003, quando il bocconiano Roberto Giavazzi, e Alberto Alesina da Harvard, in un acceso dibattito su lavoce.info, e poi Tremonti, Moratti, e Bossi, hanno concluso che “l’università italiana ormai fa solo didattica”, va “abbandonata al suo destino”, e l’unica ricerca andava prospettata nel nascente Istituto Italiano di Tecnologia, l’ MIT italiano, che peraltro oggi sembra dare risultati interessanti, sotto la futuristica guida del “Pugliese” Prof. Roberto Cingolani.
La presente riforma Gelmini, indipendentemente da ogni valutazione, da un lato opera con i tagli e le modifiche più drastiche degli ultimi anni, dall’altro per assenza di vero coraggio, li fa pesare esclusivamente sull’entrata dei giovani. In una vera deregulation come si farebbe con un’azienda privata (si pensi ad Alitalia, alla Fiat di Termini Imprese), si dovrebbe (i) aprire a larghi prepensionamenti data l’elevata anzianità media dei docenti universitari e le casse non vuote dell’INPS, o (ii) ad aprire a università straniere (magari per esempio Harvard ed MIT) che aprano sedi in Italia per fare concorrenza. Cerca invece paradossalmente di chiudere le sedi periferiche a fatica aperte negli ultimi anni (non sempre con intenzioni meritevoli), e quindi non è quindi ispirata a un modello Cubano, che punta con la “Terza Revolucion Educativa” al raggiungimento di una larga percentuale di laureati, con il 20% del PIL di investimenti e oltre diecimila sedi periferiche e trasmissioni TV. Non è ancora nemmeno il collasso Sovietico dell’accademia, con stipendi ridotti ad una piccola frazione, e studenti quasi tutti lavoratori. Di conseguenza, la riforma Gelmini, i i suoi tagli al Fondo di Funzionamento Ordinario, appare solo in slogan “meritocratica” visto che premia secondo parametri scorrelati con tutte le valutazioni internazionali come dimostrato dall’ associazione VIA-Academy dei cervelli in fuga italiani in UK (si veda La Stampa Un ateneo per scappare, 12/10/2009, Flavia Amabile, o Alessandro Figà Talamanca “Università: una graduatoria di merito?” su noisefromamerika.org e ancora “Il Manuale del Rettore “virtuoso” --- I rischi della meritocrazia “all’italiana” nell’Università” del 7/1/2010), e danneggia in particolare in un modo inaccettabile le Università della Regione Puglia.
Ha pertanto proposto di ispirarsi alla più grande iniziativa politica sulla scienza della storia, il SCIENCEDEBATE 2008, fondato dal regista Shawn Laurence Otto (www.sciencedebate2008.com). Questa iniziativa no-profit e bipartisan, nata e sviluppata solo sul web, sulla base di un appello “Is America Losing its Competitive Edge? A Presidential Debate on Science and America’s Future” ha raccolto le firme di oltre 170 Rettori delle maggiori Università Americane, ricevuto oltre 800 milioni di contatti sul web, e infine ottenuto il primo vero dibattito dettagliato da parte degli allora candidati alla Presidenza USA Barack Obama e John McCain. Oggi questo processo ha prodotto il più grande rilancio della Ricerca USA, anche inclusivo di 21 miliardi di dollari di finanziamenti aggiuntivi in piena crisi finanziaria del 2009, con strumenti altamente innovativi, e mirati all’ immediato rilancio dell’occupazione e dei prodotti della Ricerca e Tecnologia.
La valenza del SCIENCEDEBATE2008 è stata premiata con un quasi immediato Premio Nobel al fondatore Shawn Laurence Otto, per “Democracy in the Age of Science”.
Il tavolo propone quindi di lanciare il PUGLIA SCIENCE DEBATE 2010 a partire dal blog Manuale del Rettore Virtuoso (http://rettorevirtuoso.blogspot.com) tra i candidati alla carica di Presidente della Regione Puglia Palese, PoliBortone, e Vendola, con il lancio del presente appello/petizione bipartisan:
Date le grandi sfide che si affacciano per la Puglia nel mondo globalizzato di oggi, la necessità sempre più stringente di un'informazione scientifica accurata sulle scelte politiche intorno ai temi cruciali di Educazione, Università, Ricerca Scientifica, oggetto da lungo tempo di riforme che non riescono ad arrestare la loro crisi, e oggi esacerbate da inaccettabili tagli; considerato il ruolo vitale dell'innovazione scientifica per rilanciare la crescita economica e la competitività, chiediamo un pubblico dibattito in cui i candidati alle Regionali di fine Marzo discutano con precisione e nei dettagli le loro visioni strategiche sui temi dell'Ambiente, Salute, Educazione, Università, Scienza e Tecnologia.
Primo FIRMATARIO
Prof. Ing. Michele Ciavarella, docente Universitario, Politecnico di Bari.
SEGUONO FIRME NEL TAVOLO (Facilitatore comunicativo Tiziana Corti)
Pasquale D’Attoma, studente Universitario, Politecnico di Bari.
Gianvito Amoruso, studente Universitario, Politecnico di Bari.
Marianna Patrono, studente Universitario, Politecnico di Bari.
Ciro Cesare, studente Universitario, Politecnico di Bari.
ATTENDERE A GIORNI APERTURA DEL SITO PER LA RACCOLTA FIRME
Buongiorno,
RispondiEliminaconsidero molto interessante l'iniziativa PUGLIA SCIENCE DEBATE 2010, tuttavvia suggerirei di dare maggiori dettagli sull'iniziativa e soprattutto sulla petizione da sottoscrivere che risulta in questo momento definita solo nelle intenzioni generali. Penso che maggiori dettagli sul contenuto ne potrebbero ampiamente favorire la diffusione. Considerando la presenza di numerose inziative simili altrettanto meritorie, si potrebbe dare una migliore chiarezza sugli aspetti innovativi che contiene.
Benedetto Sicuro
L'aspetto innovativo è la imitazione di ScienceDebate. Non proponiamo una precisa ricetta, solo di sollecitare il dialogo, fornendo altresi' dati alla discussione. Le altre iniziative in genere chiedono o rilancio di finanziamenti,o ricette preconfezionate.
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