Ricevo una importante risposta dal Prof.Galantucci ad una mia lettera di ieri, e volentierissimo pubblico, perchè chiaramente non ci sia l'impressione che io dicessi che il Prof. Galantucci si limita, nella questione delle Sedi Decentrate, alla risposta di ieri. Tuttavia, stimolo ancora il Prof. Galantucci e gli altri candidati ai seguenti problemi:
1) una gestione troppo "decentrata" di soldi, rischia di essere il terreno fertile per "infiltrazioni" politiche e non di puro merito accademico. In altre parole, mentre con un processo come European Research Council, un singolo cittadino europeo, dovunque Egli sia, fa domanda ad una commissione di altissimo livello e riceve anche importanti finanziamenti per la sua ricerca, se il suo unico criterio e' l'eccellenza, invece, dicevo, in una gestione che è costretta a ricorrere a finanziamenti politici ad hoc, si rischia di dover seguire delle logiche di spesa di quei fondi che posso essere strumentalizzate a livello locale.
2) se anche questa logica di "emergenza" viene seguita, non può tuttavia non alleggerire il carico dei docenti che vanno nelle sedi decentrate. Su questo tuttora non leggo nel prof. Galantucci una chiara e netta presa di posizione nel voler istituire, per es. dei rimborsi abbonamenti autobus. O delle "indennità di sede disagiata", come direbbero in altri Ministeri.
In ogni caso, come dice giustamente il Prof. Galantucci, la tematica è complessa e qualsiasi dichiarazione singola non esaurisce il tema. Il Ministro Profumo e la Gelmini poi, per la prima volta invertirono la tendenza di molti decenni di espandere l'Università a livello locale perchè ritenevano, con qualche ragione in alcuni casi, che un'espansione continua deve pur fermarsi (o arriveremo alle sedi di quartiere????). D'altro canto, nemmeno una discussione come quella del 5 settembre potrà esaurire il tema, e spero che la discussione cosi' saggiamente intrapresa dal Prof. Galantucci, e da me solo stimolata in modo appena sufficiente, via canali web e blog, ma comunque scritti e rintracciabili, continui. Anche perchè con queste dichiarazioni, obiettivamente, gli altri candidati devono pur colmare una "volata" che il Prof. Galantucci fa su questo tema.
Saluti, Michele Ciavarella
Carissimi,
Ringrazio il Prof. Ciavarella per l'attenzione e la vivacità con cui stimola, in questo momento elettorale, la Comunità del Politecnico con il suo blog, ed anche per darmi l'opportunità di approfondire il tema delle sedi decentrate, tema che come tutti sanno che considero molto importante ed al quale sono particolarmente sensibile avendo lavorato per 15 anni come docente, e per 12 anni come presidente di CDU e di CUC nella sede di Foggia.
1) una gestione troppo "decentrata" di soldi, rischia di essere il terreno fertile per "infiltrazioni" politiche e non di puro merito accademico. In altre parole, mentre con un processo come European Research Council, un singolo cittadino europeo, dovunque Egli sia, fa domanda ad una commissione di altissimo livello e riceve anche importanti finanziamenti per la sua ricerca, se il suo unico criterio e' l'eccellenza, invece, dicevo, in una gestione che è costretta a ricorrere a finanziamenti politici ad hoc, si rischia di dover seguire delle logiche di spesa di quei fondi che posso essere strumentalizzate a livello locale.
2) se anche questa logica di "emergenza" viene seguita, non può tuttavia non alleggerire il carico dei docenti che vanno nelle sedi decentrate. Su questo tuttora non leggo nel prof. Galantucci una chiara e netta presa di posizione nel voler istituire, per es. dei rimborsi abbonamenti autobus. O delle "indennità di sede disagiata", come direbbero in altri Ministeri.
In ogni caso, come dice giustamente il Prof. Galantucci, la tematica è complessa e qualsiasi dichiarazione singola non esaurisce il tema. Il Ministro Profumo e la Gelmini poi, per la prima volta invertirono la tendenza di molti decenni di espandere l'Università a livello locale perchè ritenevano, con qualche ragione in alcuni casi, che un'espansione continua deve pur fermarsi (o arriveremo alle sedi di quartiere????). D'altro canto, nemmeno una discussione come quella del 5 settembre potrà esaurire il tema, e spero che la discussione cosi' saggiamente intrapresa dal Prof. Galantucci, e da me solo stimolata in modo appena sufficiente, via canali web e blog, ma comunque scritti e rintracciabili, continui. Anche perchè con queste dichiarazioni, obiettivamente, gli altri candidati devono pur colmare una "volata" che il Prof. Galantucci fa su questo tema.
Saluti, Michele Ciavarella
Carissimi,
Ringrazio il Prof. Ciavarella per l'attenzione e la vivacità con cui stimola, in questo momento elettorale, la Comunità del Politecnico con il suo blog, ed anche per darmi l'opportunità di approfondire il tema delle sedi decentrate, tema che come tutti sanno che considero molto importante ed al quale sono particolarmente sensibile avendo lavorato per 15 anni come docente, e per 12 anni come presidente di CDU e di CUC nella sede di Foggia.
Nel suo blog il Prof. Ciavarella dice che mi sono limitato, come dichiarazioni, a quanto da me scritto nella mail di ieri (riportata da lui più in basso) a valle della notizia della delibera della Regione Puglia.
In realtà penso di aver dichiarato pubblicamente molto di più ben prima della delibera della Regione, con una visione di prospettiva che solo pochi giorni dopo è stata confermata dai fatti: basta prestate attenzione alle mie dichiarazioni e leggere il mio programma nel sito http://luigigalantucci. newcloudsite.com/.
E' vero, anche il più completo programma, pure reso più facilmente leggibile dalla navigazione web o da files con ipertesti, può richiedere troppo tempo per la lettura e gli approfondimenti. E' anche pur vero che i programmi dovrebbero rappresentare una visione di lungo respiro sulle tantissime tematiche su cui si svilupperà la vita del Politecnico nei prossimi 6 anni. Per cui grazie ancora per consentirmi ora di approfondire e di riproporre quanto già dichiarato nella assemblea dei candidati con i Ricercatori il 24/7/2013, dove avevo chiaramente espresso il mio pensiero (si veda la registrazione video e le risposte scritte date ai Ricercatori), e nel mio programma del 30/7, reso pubblico il 31/7/2013 (prima della delibera regionale), qui di seguito riportato.
Un caro abbraccio
Luigi Galantucci
"Sul tema dell’offerta didattica e delle sedi decentrate, penso che sia necessario fare molta attenzione: se si chiudono corsi esistenti, l’attuale legislazione quasi sicuramente non ci consentirà più di riaprirli, neanche sotto altra forma, per cui si ridurrà ulteriormente l’offerta didattica del Politecnico.
Bisogna salvaguardare quanto faticosamente creato in 23 anni a Taranto, pensando non solo alla struttura ed ai laboratori della ex 2° Facoltà di Ingegneria, ma anche ai recenti ingenti investimenti pubblici per il potenziamento delle strutture e delle dotazioni del Polo Scientifico “Magna Grecia”.
La sede di Foggia ha avuto grandi successi didattici, ma scarsa attenzione per la creazione di una struttura degna e sostenibile. Cercheremo ancora soluzioni in partnership con l’Università di Foggia, che potranno avere successo solo in presenza di un consistente finanziamento pubblico aggiuntivo. Adeguate risorse possono venire dalla Regione Puglia: ci sono notizie recentissime di un disegno di legge del parlamento regionale per tenere in vita Ingegneria a Foggia con un contributo straordinario di 3,5 milioni di euro, destinato all’attività di didattica e ricerca in dipartimenti interateneo, corrispondenti a 23 posti da ricercatori a tempo determinato. Queste risorse ci consentirebbero di alleggerire il carico procapite e ripensare con più serenità e fiducia alle sedi decentrate. E’ poi necessario dare incentivi a chi affronta le difficoltà di lavorare in una sede decentrata.
Andranno comunque ricercate tutte le possibili nuove opportunità di collaborazione nel campo della didattica, come in quello della ricerca, che potranno essere trovate attraverso maggiori sinergie con le Università di Bari, di Foggia e del Salento.
Le prossime “Borse per la mobilità” che il Governo pensa di istituire attraverso la Fondazione per il merito e il diritto allo studio, finanziate purtroppo sottraendo il 20% della “quota premiale” del FFO delle università statali, stimoleranno ancora di più studenti meritevoli ad iscriversi a corsi di laurea triennali e magistrali presso università di regioni diverse da quella di residenza.
Occorrerà lavorare molto e bene sulla qualità dell’offerta didattica per contrastare l’emigrazione dei nostri giovani ed attrarre studenti da altre regioni: la Puglia ha il saldo migratorio netto di immatricolati più basso d’Italia (-6.732 nel 2007/8), e possiamo offrire solo 6,6 docenti universitari ogni 1000 giovani tra 18 e 26 anni (rispetto al 10‰ del Nord, al 14,4‰ del Centro, ed al 7,6‰ medio del Sud).". Dal programma di Luigi Maria Galantucci
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