Da piu' parti mi si sollevano varie questioni sulla opportunità di dimissioni o in via subordinata,
di autosospensione, di chi ha delle cariche importanti nell'attuale amministrazione, e si candida Rettore. Altri mi chiedono di tornare sulla possibile "dimissione" del Decano, che molti chiedono a gran voce (sindacati), e molti sottovoce. Non si capisce se il Decano si puo' dimettere, se ha potere assoluto sulle modalita' di elezione, o se deve ascoltare SA o Rettore. Il quale Rettore sta tenendo un ruolo molto defilato in tutto cio'.
Su questo nessun candidato si pronuncia, e non vorrei pronunciarmi io a nome di altri. Non capisco perche' i candidati siano cosi' silenziosi e nessuno faccia accuse ad altri. Non mi pare normale. Che democrazia è se tutti lavorano contro gli altri solo "sotto il banco"? Non mi pare evoluto.
Si tratta di un problema di opportunità e non di normativa. Si tratta di una problematica di non perfetta fase tra le elezioni delle cariche CdA e SA con quella del Rettore, che le dimissioni di Costantino non hanno agevolato. Perltro le dimissioni di Costantino sono arrivate per un'altra delicata coincidenza di ulteriori dimissioni e nomine, quella del DG. Ma ci sono pro e contro ad avere le elezioni tutte in fase. La democrazia USA dimostra che un presidente democratico, e un congresso repubblicano, o viceversa, lavorano. Qualcuno dice che i democratici fanno passare le leggi piu' repubblicane in assoluto, perche' sono meno "sporche" proposte da loro (come il finanziamento da trilioni di dollari alle banche, maggiori finanziatori di Obama, e non dei repubblicani).
Alcuni esempi per la riflessione, con il rischio di essere off-topic e non calzanti.
Corrado Petrocelli si è autosospeso da Rettore UniBA prima di candidarsi a Senato, e poi è rientrato
Rettore.
Ingroia si è dimesso dalla carica in Guatemala, ma è rimasto Magistrato, per poi perdere le elezioni
e successivamente causare un gran dilemma al CSM, che alla fine gli ha assegnato un posto ad Aosta
che lui non voleva. Per prendere una nomina politica in Sicilia, aveva chiesto il permesso al CSM,
e alla fine si è dimesso.
Gianrico Carofiglio si è dimesso dalla Magistratura dopo aver finito il mandato anche in Senato (quindi era in aspettativa), e per fare lo scrittore, e non essere criticato..
Si sa che gli ex-Rettori comandano molto per molti decenni nelle Universita'.
Insomma, lungi da me esporre delle chiare opinioni a riguardo (mi sono posto l'obiettivo solo di sollevare dibattiti).
Per gli attuali Prorettori (Albino), non credo proprio il problema si ponga perche' il nuovo Rettore ne nominerà altri.
Idem per gli attuali consiglieri dell'Ordine Ingegneri, possibili Presidenti, dovrebbero dimettersi o almeno autosospendersi? Se uno è Rettore e anche presidente dell'Ordine?
Infine, gli attuali componenti CdA (DiSciascio) dovrebbero dimettersi o almeno autosospendersi?
E i direttori di dip. (Marzano all'epoca) dovrebbero dimettersi o almeno autosospendersi?
E i presidenti CdS (Damiani)?
Al posto del candidato forte Disciascio io non saprei che fare, un gesto cosi' mostrerebbe sicurezza
e potrebbe aumentare il suo consenso. Daltronde, dal punto di vista strettamente concreto, a poche
settimane dalla fine, non e' che possa "strumentalizzare" la sua posizione. La non dimissione potrebbe pero' essere letta come gesto di debolezza e di dubbio di non riuscire a essere eletto.
Eppure ora siamo molto fuori tempo massimo dall'inizio campagna e mi sembrerebbe tutta questa polemica, e chi me l'ha suggerita, di essere strumentale, e vorrei rimandare la cosa a dopo il primo turno.
Inoltre, il mio blog e' lo spazio di tutti, non quello dove io scrivo magari idee suggerite da altri.
Sono certo che tra i candidati e altri docenti che vorranno scrivere qualcosa di questo da me sopra
riportato lo possano scrivere e io lo pubblico, al solito con miei commenti.
Saluti, MC
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