Nel fare questo blog, qualche scelta mi è inevitabile, sia per rispettare la legge, sia per rispettare il mio istinto e la mia indole.
Devo dire che sono stato turbato dalle prime lettere molto dure della Prof. Giasi, e ho pubblicato, convinto che essendo già pubbliche, non c'e' altro danno peggiore da fare che quello fatto (visto che molte delle persone citate lavorano negli ambienti di lavoro in cui le Email girano, mentre all'esterno che ci siano questi "pettegolezzi", lascia molto meno il segno).
Ritenendo quindi di dover fare informazione, e di non dover censurare, ho pubblicato tutto, convinto peraltro di non aver fatto nessun errore, non solo legale, ma nemmeno di correttezza.
Via via che i messaggi sono aumentati, che scelte sono state indispensabili, CI HO RIPENSATO!
La campagna elettorale, in alcuni tratti, è troppo "ad personam", e non si capisce se questa furia devastatrice serve più a raccogliere consenso a chi la arma, o invece a onestà intellettuale e vera convinzione morale.
Mi sono domandato infatti: perchè la Prof. Giasi (perchè i messaggi più violenti da Lei vengono, obiettivamente), non ha mai detto queste cose con messaggi pubblici finora? E' animata certo da una passione che si esprime nella giusta ambizione di essere eletta. Tuttavia, non potrebbe Lei stessa fare un passo falso nel portare tutta questa rabbia.
Si, ci sono delle parentele nel PoliBA, come nell'UniBA, come nella ditta Divella, o nella Fiat, per dire.
Le cose sono diverse perchè nella ditta Divella o nella Fiat tutti considerano che sia normale avere una certa ereditarietà.
Ma il tema è talmente delicato che lanciarlo cosi' superficialmente, con spirito che puo' apparire strumentale, mi ha un po' sfiancato.
Infatti, ammesso che ci siano alcuni cognomi "ricorrenti" nel PoliBA, cosa vorrebbe fare la Prof. Giasi, licenziarli? Non si può! Quindi rovina solo la vita a queste persone, o blocca la situazione su questo stallo.
No, io non avrei operato cosi', e spero che la Prof. Giasi, che non ho mai incontrato di persona, rifletta su questa mia lettera, piuttosto che aggredire anche me, nella prossima lettera.
Ho cercato varie volte di segnalare ai candidati Rettori temi molto alti, di ampio respiro, sul futuro del Politecnico nel senso delle sfide globali che ci accolgono.
Io stimo molto il Prof. Ruggiero. Questo lo devo dire. Spesso vado allo CSEI (una realtà che ha messo su proprio lui, credo, oltre alla Ingegneria a Bari e a tutto il Politecnico), e il solo piacere di incontrare un uomo che a quasi 90 anni ha un sorriso, una simpatia, una carica, una dedizione, un carisma, come il Suo, mi ravviva la giornata. Devo altresi' dichiarare che sono amico personale anche di Francesco Ruggiero per es., e lui non c'entra niente in questa mia dichiarazione. Ebbene lo trovo una persona squisita.
Sapete che mi ha detto il Prof. Umberto Ruggiero quando ha letto il mio "I HAVE A DREAM!". Michele, non fermarti ad un solo sogno!!!! Tu da anni mi parli di tanti sogni, e pure io ne ho ancora tanti. Lo ho sollecitato a scrivere al Politecnico una lettera accorata, ricordando tutte le cose che ha fatto, e quante non ne ha fatte. Ma teme che, da un "vecchio" facciano piu' male che bene. Me ne dispiace molto, e spero di convincerlo a farla una piccola lettera con i suoi molti sogni.
Dichiaro che avendo ricevuto anche diretti segnali da giornali e giornalisti che la campagna elettorale stava naufragando, ho deciso di operare un poco di censura su questo blog (peraltro alcuni giornalisti mi hanno corteggiato con chiedermi notizie più pesanti, quando per es. ho fatto riferimento a CV gonfiati --- non ho ceduto anche se vedo qualcosa di gonfiato, perchè non posso giocare cosi' duramente contro la mia Istituzione):-
1) rimuovere dal blog alcune delle lettere piu' violente con nomi e cognomi.
2) non pubblichero' temi che non siano di alto contenuto e soprattutto costruttivo. Capisco che ci sia anche in ballo, oltre che la questione dei figli, anche la questione dei padri e delle madri che sono un poco delicate. Ma non è proprio facile dare una soluzione a questo tema, e non certo con lettere violente sotto campagna elettorale, che poi sfumano in un nulla di fatto.
3) e' chiaro che anche io mi espongo in questa lettera ad essere accusato, mi diranno che voglio accaparrarmi il "favore" di alcuni potenti o di alcune sette di famiglie. Pazienza. Ripeto che il discorso è complicato, e non si puo' esaurire in lettere che lanciano messaggi ambigui e che mi hanno fatto soffrire personalmente.
4) la questione dei figli e delle parentele non credo sia la principale nel Politecnico. Credo fermamente che i danni peggiori li abbiano fatti personaggi singoli, senza parentele. In questo senso, io pure, non avendo parenti in PoliBA, sono a rischio.
Spero pero' di riuscire a fare del bene alla fine di questa piccola fatica, da NON candidato a niente.
Cordiali Saluti
Michele Ciavarella
Nessun commento:
Posta un commento