giovedì 3 ottobre 2013

messaggio per la giunta del mio settore SSD


Carissimi colleghi

  colgo lo stimolo di Dario per scrivere due righe, ma proprio due (ne scrivo sin troppe sul mio blog che molti conoscono, basta cercare manuale del rettore virtuoso) sui temi universitari.  Ho avuto modo di seguire molto la campagna del rettore Poliba, e quindi documentarmi su alcuni temi, e fare proposte, anche parlando con politici, che sono quasi tutti poco illusi sul futuro nell'immediato.  Avrei voluto per es. abolire la legge che vieta di iscriversi a due universita' contemporaneamente, avrei voluto proporre un finanziamento per "circolazione di eccellenti in laboratori di eccellenti" per evitare che si finanzi sempre e solo acquisto di macchine e favorire invece la nascita di nuove idee da gente nuova in ambienti vecchi, o viceversa gente vecchia in ambienti nuovi.  Ma non credo sara' facile far passare queste idee.  Vedo che la valutazione VQR fa molto desiderare, e in ogni caso l'idea che anima il tutto e' di rendere tutto piu' povero e i concorsi invece sempre piu' difficili, per "compensare" gli eccessi forse dei concorsi Berlinguer?  Comunque, bisogna avere fiducia e pazienza. Sono stato recentemente in Russia, e ho visto che le cose vanno peggio.  MIT dovrebbe fondare una nuova Universita' che sulla carta ha 2 miliardi di Euro, ma poi tutto e' molto piu' complicato (provate a googlare "ciavarella putin" per avere qualche idea, e fidatevi se vi dico che per ora l'unica cosa concreta che hanno fatto e' stata di dare 300 milioni di euro a MIT, e tutto procede molto lentamente).  Ho tuttavia imparato parecchio sui materiali compositi da esperti mondiali, quindi e' come se avessi preso una laurea nuova senza volerlo, sono stati 6 mesi molto intensi e spero di scrivere articoli interessanti sulla fatica dei compositi presto.  

Onde poter valutare di scrivere qualcosa ed eventualmente candidarmi in giunta (non ricordo se si deve essere ordinari per candidarsi), chiedo a Dario se potrebbe mandare ( o forse mandare a tutti ) una serie di verbali degli ultimi 2/3 anni e anche prima?

Brevemente, se dovessi mandare un messaggio candidatura sarebbe sui temi del " come fare squadra "
1) censimento laboratori esistenti
2) censimento progetti principali esistenti
3) censimento dei network esistenti dei contatti di ricerca principale
4) censimento delle "idee" di ricerca esistenti, anche poche righe a testa, senza interesse di progetti
5) valutazione di formazione di squadre nuove virtuali di ricercatori su temi un minimo nuovi

Sulla valutazione dei singoli, si parla troppo perche' io non dica cose ovvie.  Prima di essere contrari del tutto alle semplificazioni degli indici bibliometrici, bisognerebbe intendersi.  La Thompson Reuters fa un esercizio ogni anno di valutare gli scienziati piu' citati. Ha azzeccato le previsioni dei nobel in un caso su 6.  Significa che se qualcuno ha h/index molto alto per la media del suo "settore", qualcosa significa.  E' ovvio che ci sono dei casi limite.  Ovvio che le carriere non sono uguali per tutti. Nel nostro settore mancano delle vere "star" come per es. in Scienza delle Costruzioni, dove Pugno, Bigoni, Paggi e Antonio Simone tutti hanno preso per es. finanziamenti prestigiosi come ERC. Forse dovremmo discutere su questo.  Come fare a creare degli eccellenti, se noi stessi non siamo eccellenti?  Dovremmo travasare e mescolarci di piu' con eccellenti.

Ecco le mie poche righe e spunti di riflessione.  Spero Dario le mandi a tutti.  Non e' un vero messaggio di candidatura, ma quasi. Magari non serve che io stia in giunta se queste idee sono comuni, cammineranno da sole.  Se c'e' maggiore voglia di unirsi e non parlare solo di concorsi, allora si puo' fare un gruppo facebook, e scambiarcele. Io l'ho persino creato gia' all'indirizzo 
https://www.facebook.com/groups/483151491799799/  nel senso che ho messo 1 minuto a creare il titolo "Docenti di Ingegneria Industriale:. magari la giunta dovrebbe decidere se vale la pena perseguire questa idea e renderla piu' ufficiale e puntarci veramente.

Spero di esserci a Roma.

Saluti, Michele Ciavarella

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