lunedì 15 luglio 2013

La prof. Giasi manda un primo messaggio elettorale da candidata Rettore del PoliBA

Cari amici,
       come forse è noto mi sono candidata per essere il Rettore del Politecnico di Bari.
Mi è stato chiesto di scrivere un programma e lo farò anche se sono fermamente convinta che in questo momento elettorale non ci sia solo il programma da guardare ma anche e soprattutto occorre considerare qual è la possibilità di riuscita di questo o quel programma.
Ogni candidato Rettore può redigere il migliore dei programmi, ma il vero punto è chiedersi se c’è tra i candidati chi ha il temperamento, la forza e la tenacia per portare a compimento un concreto disegno di crescita del nostro Politecnico in un momento di crisi come questo. E’ certo che ogni candidato debba esibire il miglior programma possibile e tutti i programmi sembreranno il libro dei desideri che, dati i tempi che corrono, non può che essere scritto con l’inchiostro simpatico che rende invisibili quei caratteri dopo la lettura o alle prime difficoltà.
Pertanto, seguendo questa logica, io vi prometto di scrivere il mio programma ma voglio introdurre un elemento forte di discussione su quello che potrebbe essere considerato un indicatore della credibilità dei programmi cioè il temperamento del candidato Rettore.

“Se io potessi scegliere il mio candidato Rettore” lo sceglierei forte di carattere, con un temperamento da leader, con tenacia e fermezza nell’azione, dotato di fantasia e soprattutto libero da legami politici e/o di sovrastrutture che possano limitare o condizionare il suo operato. E’ importantissima questa libertà perché è quella che svincola dall’operare allineati ad un sistema e consente di volare su obiettivi e percorsi autonomamente scelti, nuovi e non visibili a chi è omologato al sistema che tutela lo status quo.
Deve avere il coraggio di cambiare la struttura ormai consolidata dove governa la volontà di pochi, deve superare comportamenti puramente corporativi, deve cancellare la logica “spartitoria” nell’utilizzo delle risorse, nelle scelte di cooptazione, nelle decisioni strategiche e operative.
In questo momento di assoluta e disperata crisi, deve ignorare la logica degli accordi “oggi a me e domani a te” superata sia dalla mancanza di risorse e anche per la presenza dei criteri che dall’esterno del nostro Politecnico premiano soltanto chi vale. Colleghi miei, non basta più abbassare la testa alla logica del corporativismo troppo spesso autoreferenziale che si è retto sulla forza di ripartire le risorse. Ma se le risorse non ci sono e il merito è riconosciuto dall’esterno, allora i giochi cambiano. Se poi il Rettore è un arbitro imparziale perché è al di fuori dei giochi, a cosa serve più appartenere, in maniera servile, ad un gruppo dove può capitare che il capo governi scegliendo indipendentemente dal merito colui che deve progredire nella carriera.
Qui nel Politecnico spesso si soffrono ingiustizie e questo Rettore deve aver sofferto perché l’esperienza della sofferenza fa comprendere quella degli altri.
Per questo, il candidato Rettore deve possedere doti umane tali da saper infondere alla propria comunità la Speranza, quella con la S maiuscola, quella legge mentale che ci induce a credere che tutto è possibile.
Bisogna saper sognare perché i sogni si realizzino.
Io so sognare ed ho la forza per trasformare i sogni in realtà. Io so agire e con l’azione rendo tangibili i risultati. Io sono onesta e con la mia onestà rendo trasparenti le strade che percorro. Io amo la democrazia che racchiude in se il concetto di giustizia. Io vivo la giustizia come elemento essenziale della mia vita.
Credete a me, in questo momento storico bisogna abbandonare i modelli preconfezionati e scegliere persone fuori da ogni schema e da ogni luogo comune, persone che non rispondano a stereotipi ma che nella loro storia personale hanno saputo agire con forza e decisione anche nel rivendicare i loro diritti ed il rispetto alla persona.

Io rispondo ai requisiti di questo Rettore perché ho la dignità, l’intelligenza e la forza di perseguire obiettivi che altri non vedono per loro possibili. Io so mettermi in gioco perché sono me stessa sempre: lo sono con il presidente e con il portiere e ciò perché vedo di fronte a me una persona che ha la mia stessa dignità, qualunque sia il ruolo che riveste o l’appartenenza vantata. Io faccio  quello che gli altri non hanno il coraggio di fare e penso in maniera differente dal modello che il mio ruolo mi attribuirebbe. Io posso vantare risultati concreti e validi non solo accademici nella mia vita e questo credo che non sia privo di significato perché un Rettore deve essere colmo di umanità e, magari, deve possedere carisma.
Vi ricordo piccoli eventi della mia vita che raccontano come sono:
·         Nel 2004 salvai la vita ad un nostro studente di ingegneria meccanica, Michelangelo Romito, in una maniera rocambolesca, senza avere l’aiuto di nessuno.
·         Sono risorta dopo la morte di mio marito ed il trasferimento all’estero del resto della mia famiglia, l’ho fatto credendoci ed alimentando la forza che c’è in me ed ora sono più tenace e presente di prima.
·         Sono risultata la più votata nelle elezioni all’ordine degli ingegneri (967 voti ottenuti) dopo una campagna elettorale di una sola settimana.
Inoltre ho il coraggio di candidarmi a Rettore del Politecnico senza avere alle spalle niente altro che la mia forza ed il mio carattere oltre alla personale promessa che saprò andare oltre i programmi scritti riempendo di significati chiari e trasparenti ogni mia azione. Io non ho promesse da fare perché non ho grandi elettori a cui devo promettere, io potrò contare sulla coscienza di singole persone che magari riconoscono in me la voce nuova che può dare fiducia nel futuro.
A tutti coloro che vorranno leggere il mio programma garantisco che lo invierò ma già da ora garantisco anche che se sarò eletta, nell’attuarlo lo riempirò di significati antichi che risuonano nelle parole: dignità, democrazia, merito, onestà, partecipazione, trasparenza…
Io arricchirò il programma di ciò che io so dare.
Titti Giasi   

1 commento:

  1. Finalmente! Non conosco di persona la Prof.ssa Giasi: sembra una gran bella Persona!
    Incrociamo le dita e facciamo tutti quanti il tifo per la Prof.ssa!
    Nicola Galluzzi (studente LM Ing.Meccanica)

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