Luigi Maria Galantucci
Noi, produttori di idee: concretezza e razionalità per una prospettiva creativa del Politecnico di Bari
Credibilità, Trasparenza, Coesione, Entusiasmo, Capacità di Agire, senso dell'Istituzione: sono le parole chiave che hanno ispirato il mio percorso professionale, tutto vissuto in questo Politecnico, e sono i valori fondanti del nostro Ateneo.
Vorrei guardare con Voi al futuro con ottimismo, perché il Politecnico di Bari sia sempre più considerato fra le migliori università tecniche europee, per offrire un servizio di qualità ai giovani, al territorio, al Paese e competere nella comunità internazionale.
Il Politecnico di Bari ha già una buona reputazione in Italia ed è in costante crescita a livello internazionale. La qualità della Ricerca è il nostro principale punto di forza: guardando i dati per singolo ricercatore e confrontandoli con gli altri due Politecnici italiani, scopriamo che il nostro Ateneo, pur avendo risorse umane per la ricerca pari solo 1/5 di quelle di Milano ed 1/4 di quelle di Torino, produce il 20% in più di pubblicazioni, ottiene citazioni per 3 volte maggiori, con un numero medio di citazioni per pubblicazione di ben 12 volte superiore! (Web of Science - ISI-Thompson 2012).
Assieme a Voi vorrei potenziare le opportunità di studio, di ricerca e di lavoro dei nostri giovani, per avere la forza di contrastare ed invertire l'attuale debolezza strutturale del sistema di ricerca meridionale: ci sono solo 1,8 ricercatori ogni 1000 abitanti al Sud, rispetto ai 4 su 1000 del Settentrione.
L'OCSE ricorda che una popolazione ben istruita e ben formata è essenziale per un paese sociale e per il benessere economico. E' il ruolo fondamentale che l'Istruzione deve svolgere per fornire persone con conoscenze, abilità e competenze necessarie per partecipare in modo efficace nella società e nell'economia.
Occorre lavorare con convinzione sul piano dell'alta formazione per invertire l'emigrazione dei nostri giovani: la Puglia ha il saldo migratorio netto di immatricolati più basso d'Italia (-6.732 nel 2007/8), e possiamo offrire solo 6,6 docenti universitari ogni 1000 giovani tra 18 e 26 anni (rispetto al 10 del Nord, al 14,4 del Centro, ed al 7,6 medio del Sud).
Sono obiettivi che richiedono una guida che abbia chiarezza di idee e prospettive, caratterizzata da energia e capacità di decidere, e che possa contare sulla convinta partecipazione di tutti, per recuperare motivazioni forti, aumentare la coesione ed il senso di appartenenza e di identità, e potenziare con comportamenti virtuosi collettivi le risorse disponibili, procurandone di nuove.
Vorrei contrapporre la creatività e la capacità di realizzare al pensiero debole dominante.
Attilio Alto, mio Maestro, rifletteva sul fatto che "poiché la scienza è una delle pochissime attività dell'uomo passata indenne fra la corruzione e l'immiserimento intellettuale del mondo occidentale, ogni Paese, con le sue Istituzioni di Alta Formazione e Ricerca, deve preoccuparsi di mantenere solide le fondamenta della conoscenza scientifica, della tecnologia e della società".
Il Politecnico di Bari ha quale finalità il progresso culturale, scientifico e tecnologico, il perseguimento dell'eccellenza e dell'innovazione nell'alta formazione e della ricerca internazionale, e la formazione culturale e civile della persona.
Penso ad un Politecnico Etico quale luogo di innovazione scientifica e culturale, per la creazione e la trasmissione della conoscenza, in cui emozione, fantasia, razionalità e concretezza siano gli ingredienti del lavoro creativo.
Il mio metodo è stato e sarà sempre improntato sul primato dei comportamenti etici in ogni attività: nel lavoro, nella società, nella famiglia. Domenico De Masi, sociologo studioso della società post-industriale, sostiene che "Se vorremo avere successo, ci toccherà essere galantuomini. Nel 2020 il 70% dei lavoratori lavorerà nel settore terziario, dove il vantaggio competitivo dipende dall'affidabilità delle prestazioni. Dunque la società postindustriale sarà più onesta e trasparente di quella industriale".
Ricordando l'insegnamento del mio Maestro, anch'io penso che occorre dire chiaro ai giovani che il sapere professionale non è tutto: la creatività, la capacità di lavorare, la concentrazione, la saldezza psichica sono doti altrettanto importanti. Nel futuro cui andiamo incontro avremo tutti più bisogno di energia mentale che di danaro, perché per adeguarsi ai continui cambiamenti si deve lottare contro la più potente forza del mondo: la forza di inerzia.
Si deve avere la forza di fare scelte che forse in passato non si è avuto il coraggio di fare, e vorrei operare con il confronto e la leale collaborazione con gli organi di governo, la dirigenza, la docenza, il personale tecnico amministrativo bibliotecario, i precari della ricerca, gli studenti.
Credo in una Università partecipata, in cui si possa cogliere la grande disponibilità di chi vi opera, valorizzando il capitale umano, rafforzando la motivazione, ricercando e ricreando il senso dell?appartenenza attraverso il dialogo e la condivisione.
Insieme possiamo costruire un Progetto di largo respiro, fondato sull'etica nei rapporti, attivando una forte relazione ed interazione con il tessuto socio economico, investendo le migliori energie per valorizzare tutte le risorse disponibili. Il lavoro creativo si sviluppa in un clima di entusiasmo, di grande motivazione individuale, guidato da una leadership appassionata ed appassionante.
Qualche giorno fa Malala, la ragazza pachistana che è stata gravemente ferita dai talebani a causa della sua battaglia per il diritto allo studio, ha tenuto un bellissimo discorso all'Onu, insegnandoci molto, a soli sedici anni: "gli estremisti hanno paura del potere dell'istruzione, del cambiamento, dell'uguaglianza che porterebbero nella nostra società. Un bambino, un maestro, una penna e un libro possono fare la differenza e cambiare il mondo. L'istruzione è la sola soluzione ai mali del mondo. L'istruzione potrà salvare il mondo".
Penso sia necessario riappropriaci appieno del nostro ruolo e delle nostre responsabilità verso i giovani studenti, ricercatori, collaboratori e colleghi:
Un buon Maestro è colui che apre e moltiplica le possibilità del suo allievo. Un cattivo Maestro è colui che le chiude.
E' questo l'impegno di servizio e di ascolto che sono pronto ad assumermi, sperando di avere il sostegno convinto e la piena partecipazione di tutti Voi.
Bari, 21 Luglio 2013
Luigi Maria Galantucci
CV
Professore Ordinario (dal 1/10/2000), e prima Professore Associato (1992-2000), RicercatoreUniversitario (1984-1992), nel settore “Tecnologie e Sistemi di Lavorazione”, nel Dipartimento di Meccanica Matematica e Management del Politecnico di Bari. E’ stato allievo e principale collaboratore del Prof. Attilio Alto.
• Nel 1987 è vincitore di Borsa di Studio Statunitense di ricerca annuale, nella University of
California Los Angeles (UCLA).
• Vincitore nel 1994 e nel 1995 del bando GALILEO - Programma di Cooperazione Scientifica
Italia – Francia.
• Cooptato, è Fellow a vita dal 2006 dell'International Academy for Production Engineering (CIRP)– la più prestigiosa Accademia Mondiale per la Ricerca della Produzione Industriale (180 Fellows al Mondo).
• Il 19/10/2009 gli è stato conferito il titolo di: “Doctor Honoris Causa” dalla Università Politecnica di Tirana (Albania), per “il contributo eccezionale dato per lo sviluppo e l’arricchimento della base didattica e scientifica e la qualificazione dello staff accademico di questa Università”.
• Ha fondato e dirige il Laboratorio di Prototipazione Rapida e Reverse Engineering e la società Spin-off Polishape 3D Srl.
• Ha ricoperto numerosi incarichi; attualmente è: Presidente del Comitato Tecnico Scientifico della Fondazione Istituto Tecnico Superiore “A. Cuccovillo”; è stato Delegato del Rettore per la
Valutazione delle Attività Didattiche e di Ricerca e per i Progetti Europei; è Membro dell’Editorial Board del “CIRP Journal of Manufacturing Science and Technology”, edito da Elsevier Science; e della rivista “Virtual and Physical Prototyping” edito da Taylor & Francis, Revisore delle Riviste Internazionali “Journal of Materials Processing Technology”, “CIRP Journal of Manufacturing Science and Technology”, “Simulation Modelling Practice and Theory”, “Computers in Industry”, “Virtual and Physical Prototyping” e “International Journal of Advanced Manufacturing Technology”.
• Dal 2010 al 2012 è stato Preside Vicario della 1a Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari,occupandosi della valutazione delle attività didattiche.
• Dal 2003 al 2009 è stato Presidente del Consiglio Unitario della Classe di Ingegneria della sede di Foggia, che comprende tutti i corsi di laurea erogati in tale sede (Civile, Elettrica, Gestionale e Meccanica).
• Dal 1997 al 2003 è stato Presidente del Consiglio di Corso di Diploma in Ingegneria Meccanica, sede di Foggia e Bari.
• E’ stato fra i progettisti e promotori del Dottorato di Ricerca in Sistemi Avanzati di Produzione (1994) e del Corso di Laurea In Ingegneria Gestionale (1997).
• Coordina Progetti di Rilevante Intereresse Nazione (PRIN), ed ha partecipato a numerosi progetti di ricerca, finanziati dal Ministero della P.I., dal Ministero dell'Università e Ricerca Scientifica e Tecnologica, dal CNR (con progetti Finalizzati e Contributi di Ricerca), dalla Regione Puglia, dall’ENEA e dall’Industria Privata.
• E’ stato il proponente ed il coordinatore di Programmi della Unione Europea Erasmus, COMETT, TEMPUS: ADAPT CeSAME, e Responsabile, per il Politecnico di Bari, degli Accordi Bilaterali di Cooperazione Scientifica con la Polytechnical University of Tirana (ALB) e con l’Ecole Normale Superieure de Cachan (F).
• Attività di Ricerca in: Processi di lavorazione, Computer Aided Manufacturing, Lavorazioni e
tecnologie non tradizionali (lavorazioni Laser e a Fascio Elettronico), Prototipazione rapida e Reverse Engineering, Simulazione di processi di saldatura, trattamento termico e formatura, Analisi e simulazione di processi di produzione, Biomeccanica, Antropometria.
• Il risultato delle ricerche è contenuto in oltre 200 lavori scientifici pubblicati per la quasi totalità in sede Internazionale. La Scuola di “Tecnologie e Sistemi di Lavorazione” del Politecnico di Bari, di cui ha fortemente contribuito alla crescita ed all’affermazione in campo nazionale ed internazionale, ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti e successi con una elevatissima la qualità della produzione scientifica (VQR 2004-2010: punteggio 0.9, prodotti per il 67% valutati eccellenti, e buoni per il 27%).
• Laurea in Ingegneria Meccanica (Università degli studi di Bari, 23/7/1981).
• Maturità Classica, Liceo Classico “Q. Orazio Flacco” Bari (20/7/1974).
• Nato a Spinazzola (BT) il 28/10/1955, sposato da 1984, ha due figlie, e vive a Bari.
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