Alla CA di
Magn. Rettore
Ampl. Preside
Colleghi “incardinati a Taranto”
Colleghi “incardinati a Bari”
Colleghi del ex “Dimeg” ora DIMM
Colleghi del “Centro interdipartimentale” (?)
Colleghi tutti del Poliba
Associazioni studenti di Taranto, e del Poliba
Oggetto: Considerazioni sulla “sede di Taranto”, ovvero sull’ afferenza o “l’incardinamento” alla “sede”, al “centro interdipartimentale”, o alla “facoltà” di Taranto, a seguito delle variazioni indotte dalla L.240/2010 (Gelmini). Proposte uso fondi provincia prevalentemente per trasporti sulla base delle nuove esigenze di didattica per classi del CUC di BARI. Proposte su “rotazione” docenti su Taranto, e di afferenza al nuovo Centro interdipartimentale nel transitorio solo ai non “tarantini”
Carissimi
Nel quasi decennale della mia permanenza a Taranto e a seguito delle grosse modifiche indotte dalla Legge 240 Gelmini, permettetemi di fare alcune considerazioni, e proposte motivate. Mi pare che siamo ad un (ennesimo) momento delicato e di transizione. La legge dice che al 1 ottobre scompaiono le facoltà, inclusa quella di Taranto. Scompare DIASS, e non si e’ riusciti a fare un Dipartimento con sede Taranto – cosa che sarebbe stata necessaria per tenere “formalmente” incardinati i docenti perché ai Dipartimenti compete la gestione dei carichi didattici. L’offerta formativa non è più prettamente “tarantina”, ma in quasi tutti i casi facciamo riferimento a “classi” dei corsi di laurea di Bari, con presidente CUC a Bari, e in futuro, in carico ai vari Dipartimenti di Bari.
Ho afferito volentieri al Dipartimento DIMEG, ora DIMMM (nome che ho contribuito a lanciare, e in cui credo per l’integrazione nuova di matematica, management e meccanica), mentre altri colleghi hanno afferito ad altri dipartimenti. Vorrei ora concentrarmi a fare ricerca e integrarmi con i nuovi colleghi, sia ex Dimeg che conosco in parte, sia matematici confluiti in DIMMM che conosco meno. Vorrei avere degli spazi congrui. Come ufficio, mi contento di quello che ho, mentre vorrei degli spazi laboratori.
Sulla didattica, per spirito di servizio, continuerò volentieri ad accollarmi i corsi di “taranto”, ma vorrei che fosse apprezzato la mia scelta, e non considerata una cosa dovuta. Non sono più, infatti, per legge “INCARDINATO” a Taranto, come sento dire senza alcun riferimento normativo, persino ieri in una riunione del Dipartimento DIMMM.
Al tempo stesso, noi transitati dal DIASS nei vari dipartimenti di Bari, non siamo afferiti “di serie B”, nemmeno se nascerà il “Centro Interdipartimentale”. Venga ufficialmente chiarito ciò dal Rettore, se è necessario, perché se questo è il motivo di fare il Centro (ossia di farci tornare “INCARDINATI A VITA” a Taranto), ne sono contrario, e comunque NON vi farò domanda di afferenza, se non tra due o tre anni. Questo non lo dico solo per mera difesa del mio diritto, ma guardando agli studenti di Taranto, che hanno diritto alla migliore possibile formazione, e quindi hanno anche diritto a maggior numero di docenti, a maggior rotazione di docenti, sfruttando in positivo le nuove opportunità aperte dalla trasformazione unificata con i corsi di Bari, o si chiuda Taranto! Quando sarà chiaro e ufficiale che sono un docente del DIMM di serie A, e avrò i miei spazi di lavoro nel DIMM, e avrò fatto la transizione di 2 -3 anni relativa, e se vedrò che questo Centro Interdipartimentale viene davvero spinto da tanti colleghi anche di Bari, allora volentieri afferirò.
Questione trasporti per docenti e studenti. Siccome siamo tornati indietro nel tempo, a prima del 1990 quando fu istituita la Facoltà, vorrei richiamare che i fondi Provincia furono chiesti nel 1990 (rettore allora Umberto Ruggiero, che mi ha confermato la circostanza) anche per compensare i costi di trasferta dei docenti che si fecero carico di “incardinarsi” alla neonata Facolta’. A maggior ragione, e anche in vista dell’enorme aumento del costo del carburante, e per salvaguardare l’ambiente già malmesso di Taranto, essi tornino ad essere riutilizzati a questo scopo. Se le associazioni studenti oggi si lamentano ufficialmente di assenteismo docenti, e io non posso loro dar torto, allora occorre IMMEDIATAMENTE procedere al RIPRISTINO del BUS, ovvero a compensare per i costi aggiuntivi di trasferta, ormai molto gravosi, i docenti che continuano a “AUTOINCARDINARSI” a Taranto. Anche perche’ altrimenti si tratta di una scelta che andrà molto poco lontano. Di nuovo, NON lo dico solo per interesse di parte, ma anche per gli studenti, e chiederei il raddoppio del servizio a 4 corse giornaliere. Secondo me con i 250 mila Euro della Provincia si puo’ fare, in modo che molti studenti vorranno seguire corsi a Bari, ora a scelta libera per loro.
Chiedo al Magnifico Rettore che “chiarisca” il senso della creazione del CENTRO INTERDIPARTIMENTALE e si pensi molto attentamente a cosa esso vuol dire. Se questo “limita” i ns diritti verso il “VERO” dipartimento di afferenza, questo di fatto significherà la morte molto rapida dello stesso. Per me, occorre che tutto il PoliBA mostri interesse, e quindi che il CENTRO: parta per i primi due- tre anni solo come un CENTRO di NON TARANTINI. E successivamente aderiscano pure i “tarantini”.
Chiedo all’Ampl. Preside che una copia della presente sia lasciata in Presidenza a Taranto per una raccolta firme sulle mie proposte, come ripetuto in appendice per le firme.
Cordiali Saluti
Michele Ciavarella
Bari, 23 Marzo 2012.
Proposta ripristino autobus su fondi Provincia Richiesta chiarimento afferenze ai Dip di Bari
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