martedì 14 febbraio 2012

10 domande ai rappresentanti degli studenti. e agli studenti

Sulle costanti richieste ai docenti, o sulla incapacita' di organizzarsi e di volersi organizzare e creare un futuro

Al magn. Rettore, Al Preside, PoliBA
Ai CSJ e CINETIK, agli studenti di Taranto

Ogg. Disagi assenteismo studenti, e assenteismo interesse

Ricevo la lettera delle rappresentanze studenti, come docente, e mi sento accusato come gli altri, di non essere abbastanza presente. Nonostante io personalmente mi sento la coscienza a posto, dato che persino quando viaggio in modo frenetico assicuro una presenza non solo come richiesto dal mio contratto, ma molto di piu' (sfido qualsiasi studente a dichiarare che non abbia ricevuto risposta immediata, email, facebook, o di persona, ad una mia richiesta), vorrei cogliere l'occasione di porre io delle domande ai rappresentanti e quindi agli studenti, visto che sono in vena ultimamente di porre domande, come al governo, di cui vi segnalo il link. http://www.corriereuniv.it/cms/2012/02/valore-legale-o-incapicta-di-valutare/

In particolare, come premessa alle mie domande, vi segnalo le domande 6 e 9
6) il valore della laurea si è svalutato moltissimo negli ultimi 12 anni, ossia dal processo Bologna, per inseguire i sogni di laureati come nelle medie europee.Nonostante si regalino ormai lauree e Lodi, non ci siamo riusciti. Mentre in Germania uno studente non può ripetere un esame più di tre volte, da noi può farlo sino a sfinire il docente. Come affrontare questo problema senza lo slogan della abolizione del valore legale per come e’ impostato ora?
9) Gli studenti italiani già hanno capito il vero problema e fuggono ormai in massa (60mila) dalle università italiane, avendo trovato università migliori in Germania e in paesi scandinavi a meno prezzo!
Le mie domande sono le seguenti
1) come mai in 12 anni che io insegno, le persone che mi chiedono chiarimenti tecnici si contano sulla punta delle dita delle mani, mentre quelli che mi chiedono logistica su come si fanno gli esami, su come salvare esoneri di anni passati, su come evitare scritti, su come evitare pagine di libri, su come evitare di studiare insomma, sono a bizzeffe?
2) Come mai alcuni studenti, dopo queste domande di logistica, avendo fissato un esame per la settimana successiva, mi chiedono informazioni su quale sia il libro di testo?
3) Sapete che esiste la Generazione «né-né»: settecentomila giovani «inattivi convinti» Hanno da 15 a 35 anni: niente lavoro, niente studio. Come pensate di affrontare questo gigantesco problema, prima dell'eventuale assenteismo dei docenti, tutto da dimostrare? http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_16/mangiarotti_rapporto_gioventu_e39551a0-71ca-11de-87a4-00144f02aabc.shtml
4) Come mai alle lezioni mie e di molti colleghi, ci sono assenteismi cronici di studenti, confusi su cosa fare, o su quando farlo, e quindi un assenteismo degli studenti che pure dovrebbero partecipare alle lezioni in modo piu' interessato dei docenti? Sareste daccordo ad introdurre delle firme di presenza?
5) Poiche' il valore della laurea si e' svalutato, sareste daccordo a introdurre dei limiti ai voti alti, in percentuali come peraltro prescritto nella legge del Diploma Supplement?
6) Perche' non promuovete azioni culturali, eventi, anche coinvolgendo professori, invece di assecondare le pressioni degli studenti di svalutare ancora di piu' il senso di frequentare una Universita?
7) Sareste daccordo a mettere un limite massimo al numero di ripetizioni di un esame, come si fa in Germania, in modo da rendere il processo piu' serio ed ordinato per tutti, e alla fine a vantaggio degli studenti?
8) Sareste disposti ad organizzare una giornata su questo tema assenteismo docenti, studenti, e interesse? Ovvero generazione ne' ne', e incapacita' generalizzata di valutare il merito, ma anche di aspirare al merito?
9) Alla fine, come mai i pochi che seguono regolarmente i corsi, che ascoltano i miei consigli su non tentare alchimie strane, ma seguire semplicemente i piani di studio, in genere fanno esame una volta sola, e con risultati decenti?
10) Dove volete arrivare con queste uscite singole di attacco ai docenti, senza fare nessun tipo di autocritica?
Cordialmente
Prof. Michele Ciavarella

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