Mi sono molto meravigliato nel leggere questo articolo sul Washington post. Come dice Andrea Graziosi, la ns Università di massa è ormai paragonabile ai "community college" quasi gratuiti americani.
Ebbene, questi sono in crisi anche in USA, soppiantati, o integrati, da delle "Super-CEPU" come le chiamava qualcuno, che sono letteralmente esplose, e sono supportate dallo Stato che apprezza il loro lavoro, ma ora fanno preoccupare l'Amministrazione Obama. I numeri sono incredibili, e denotano una vitalità che in Italia non ha il minimo parallelo. Gli studenti di questi "for-profit colleges" è triplicato in 8 anni, da 673,000 nel 2000 a 1.8 million nel 2008. Oggi sono sotto accusa perchè seppelliscono gli studenti sotto montagne di debiti -- da dire ai ns studenti italiani che debiti in genere non ne fanno, eppure si lamentano e fanno muri all'aumento delle tasse di poche decine di euro.
Gli aiuti federali a questi "super-cepu" sono nel frattempo non triplicati, ma piu' che quintuplicati, da $4.6 miliardi nel 2000, a $26.5 billion nel 2009, e notare che la cifra è ora oltre 3 volte la spesa totale dell'Università italiana, che pure ha lo stesso numero di studenti! Insomma, gli USA finanziano le "super-CEPU" che hanno lo stesso numero di studenti italiani, con 3 volte la cifra spesa in spesso ben piu' nobili istituzioni. Non credo ci siano da fare commenti, occorrerebbe rivedere il modo di agire di studenti, famiglie, docenti, politici e imprenditori italiani in toto!
(da notare che il giornale Washington post possiede una delle università online for-profit di cui si parla).
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