martedì 22 giugno 2010

Le tasse universitarie: mangi come spendi!


Non è tanto strano che gli studenti si oppongano ad aumento delle Tasse (per es. in questi giorni in discussione al PoliBA). Tutto sommato, gli studenti che si iscrivono in molte università italiane ritengono di farlo non in un'Università di Eccellenza (se ce ne fossero in Italia), ma nell'equivalente del Community College in USA, dove i residenti della Regione (e quelli che non riescono ad entrare nelle State University o meglio ancora in quelle della Ivy League per via del voto di uscita dal liceo), si iscrivono gratis. Si veda la lucida analisi di Graziosi. Sull'esplosione in USA delle Università "for-profit" e online, tipo CEPU ed E-campus, e il relativo fallimento per ora di quelle italiane, si veda qui e qui.

Fa impressione vedere come gli studenti USA dei Community College tuttavia fanno ricorso massiccio alle Università private online "for-profit" tipo CEPU devo dire, indebitandosi fino all'8% del loro salario di partenza dopo la fine degli studi, e anche oltre. In Italia, questo comporta, con una media sui 1300 Eu al mese, una "tassa" di 100 Eu al mese da pagare dopo la laurea. Quindi livelli astronomici di volontà di indebitarsi, rispetto agli studenti italiani, che non vogliono spendere (se non per vivere fuori sede, magari), ma non sanno che questo probabilmente è il motivo per cui il salario medio in ingresso nel mondo del lavoro è così basso. Una corsa al ribasso, con le aziende che credono di assumere delle persone senza alcuna capacità di entrare nel mondo del lavoro pratico, quindi da formare, se non addirittura da "resettare".

Nella proposta che ho visto del POLIBA, peccato non aver previsto maggiore flessibilità per l'iscrizione Part-Time, che tanto successo ha in altre università, e che permette di non far andare fuori corso gli studenti, che scelgono ognuno che esame e corsi seguire ogni anno - si veda Polito qui. Si pensi che i dati in mio possesso sono i seguenti

PoliTO - 5914 su totale di 24554 ossia 24%!
UniTO - 6955 su totale di 64884 ossia 10%!
Salerno - 3924 su totale di 39003 ossia 10%!
PoliMI - 10108 su totale di 36232 ossia 30%!
Macerata 2400 su totale di 11898 ossia 20%!
genova 1552 su totale di 35111 ossia 4%!
Cagliari 1757 su totale di 34293 ossia 5%!
PoliBA ---- un vergognoso 9, ossia 0.01%!

Nella nuova bozza di regolamento Tasse del PoliBA, vedo solo una proposta per studenti part-time al 50%. Ben poca cosa, e magari non verrà nemmeno recepita dagli studenti, che ora si lamentano del raddoppio per i fuori corso, ma non sanno che se si iscrivono part-time, risparmiano, e non vanno nemmeno fuori corso! A questo punto, voilà, gli studenti avrebbero ben poco da protestare su questo punto, potrebbero se vogliono, restare il doppio degli anni. Molto meglio renderla flessibile pero', come a Politecnico di TORINO, e rendere possibile se non incentivare anche l'accelerazione.

Ma da qualunque parte lo si guardi, il problema delle Università italiane sembra unico nel mondo, e nessuno pare voglia cominciare a differenziare le situazioni. Le tasse sono rimaste ferme per anni su schemi ed importi, e nel frattempo lo Stato non vuole supportare più le stesse. La reazione delle Università nell'aumentare le tasse, anche disincentivando i fuori corso come chiede (giustamente il Ministero) viene accolta da un muro da parte degli studenti, e nessuno vuole cambiare nulla.

Avanti cosi' !

Nessun commento:

Posta un commento