domenica 7 marzo 2010

riforme istituti tecnici, confindustria, mercato del lavoro: COME PREPARARSI ?

Carissimi colleghi e amici,

profitto di una pausa domenicale per segnalarVi alcune cose che
probabilmente non vi sono sfuggite:-

1) Laureati - disoccupati in italia, e in particolare in puglia (10mila se
ne vanno) (articolo di repubblica del 5 marzo u.s., purtroppo non trovo link)

Disoccupati ad honorem

e tuttavia, lo stesso accade in cina


2) la confindustria, recente presentazione allegata del direttore educational, spinge per rinnovare gli istituti tecnici, che portano il 50 degli occupati a tempo indeterminato, mentre altro 50% va a laurearsi, ma poi ha PIU' DIFFICOLTA' a trovare lavoro. Infatti i dati di Irene Tinagli parlano chiaro --- sotto 800Eu ci sono il 30% dei laureati, ma il 14% dei diplomati, e il 14% di quelli con licenza elementare!!!

[ma sarà vero che Faggin, Cingolani e Quarteroni sono diplomati tecnici, e come mai il direttore confindustria fa questi esempi?, bipartisan con Enzo Biagi e Eugenio Montale... ]



3) mie considerazioni: noi abbiamo ben POCO da migliorare sul 50% dei
diplomati che ci entrano, anche perche' in Puglia il sistema universitario è
un fallimento sia per quanto da articolo su Repubblica (studio IPRES)
rispetto alla media nazionale, sia perche' mi pare 1/3 dei ns diplomati va a
studiare fuori.... Peraltro chi resta è la fascia più povera, che non vuole
cedere rispetto al pagare la tassa universitaria più bassa di Italia
(300Eu), ossia meno di un posto letto MENSILE a Bari. Come uscire da
questo circuito vizioso? Dovremmo avere grandi investimenti, invece ci
penalizzano, e per ora non siamo stati capaci di protestare.



MIA PROPOSTA PRATICA ALTERNATIVA: Dovremmo puntare al 50% dei diplomati che
trova lavoro, e fare laureare loro, naturalmente SENZA OBBLIGO di presenza, ossia in teledidattico con centri di tutoraggio, quindi raddoppiando gli studenti, e poi aumentando la loro cultura tecnica, in modo che facciamo un vero servizio al Paese.

SECONDO ASPETTO: Se questa e' la situazione DRAMMATICA per i laureati, per i dottorandi, c'e' solo da sperare che siano RICCHI DI FAMIGLIA, a meno che non pensiamo

MIA SECONDA PROPOSTA PRATICA ALTERNATIVA: tutoraggi che siano fatti da dottorandi e post-dottorandi modello College di Oxford, sponsorizzati da grandi progetti regione, di almeno 10 o meglio 30 volte maggiore del DIRITTO ALLO STUDIO attuale del politecnico di soli 300 mila euro. Infatti con 20 milioni di Euro, potremmo assicurare tutoraggio di 4 ore alla settimana solo a un 10% della popolazione studentesca di Poliba. Ma per fare un progetto del genere, la Regione dovrebbe sbilanciarsi di brutto già da ora..... Chi se ne occupa di farli sbilanciare?

Sarebbe bello un dibattito su questi temi, che io nel piccolo dei miei giri sto portando avanti... ma pochi in Poliba mi aiutano. Sono molto di piu' quelli fuori, Politecnici del nord, gente al nord. Nemo propheta in patria?

Saluti, Michele



--
Prof. Michele Ciavarella
Politecnico di BARI
V.le Gentile 182
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